Case vendute all’insaputa dei proprietari e truffe alle banche per far volatilizzare i relativi mutui. Un sistema di raggiri immobiliari smantellato dalla guardia di finanza e dalla questura di Roma che stamattina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per 13 persone emessa dal gip del tribunale capitolino. Nel mirino degli inquirenti due distinte associazioni per delinquere dedite alla commissione di reati di truffa, possesso e fabbricazione di documenti falsi nonché sostituzione di persona ai danni di istituti di credito e ignari cittadini mediante fittizie compravendite immobiliari e illecite richieste di finanziamento.
Le indagini
Le indagini, svolte congiuntamente da nuclei specializzati di GdF e Polizia, sono scaturite dalle denunce presentate da alcuni proprietari di immobili, casualmente venuti a conoscenza della vendita (a loro insaputa) delle rispettive proprietà, e da direttori di varie banche, allarmati dagli insoluti delle rate di rimborso dei prestiti erogati a soggetti resisi improvvisamente irreperibili.
Il modus operandi
Pur variando gli enti creditizi, il modus operandi era comune e ben definito. Dopo l’individuazione di immobili realmente in vendita nella Capitale, i membri della gang ingaggiavano “figuranti” che, muniti di documenti falsi e utenze telefoniche intestate a soggetti inesistenti, si sostituivano al reale proprietario per stipulare “regolari” contratti di compravendita dinanzi a notai, anch’essi all’oscuro dell’attività̀ criminosa, e conseguenti atti di concessione di mutui a nome di – altrettanto fittizi – acquirenti. Ottenuto l’accredito della somma su un conto corrente acceso a nome del “finto” venditore, il denaro veniva prelevato pochi giorni dopo l’atto di vendita.
Ricostruiti cinque episodi
Tra la fine del 2018 e la prima metà del 2020, gli investigatori hanno ricostruito cinque episodi per un totale di oltre 600mila euro di somme richieste, di cui due portati a compimento, uno interrotto con l’arresto in flagranza di cinque persone e i restanti due non conclusi per il diniego dell’erogazione del mutuo da parte delle banche.
Il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di 5 soggetti al vertice delle due organizzazioni, che agivano in modo autonomo, una nella zona est e l’altra nella zona ovest della Capitale. Per otto persone, che, a vario titolo, hanno preso parte alle varie truffe perpetrate e hanno fornito i documenti d’identità e fiscali contraffatti, sono stati disposti gli arresti domiciliari.
L’operazione odierna rientra nelle attività svolte dalla Procura della Repubblica, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato di Roma a tutela dei cittadini contro le truffe che possono arrecare gravi danni ai loro patrimoni.