Sanremo ha ospitato l’ultimo grande evento prima del lockdown di marzo ed è stata la prima a ripartire con una manifestazione internazionale come la Classicissima del ciclismo. Al via anche l’organizzazione della prossima edizione del Festival della Canzone Italiana, ufficializzata dalla dirigenza Rai nelle scorse settimane. Alla direzione artistica ci sarà ancora Amadeus, da stabilire chi lo accompagnerà nella sua seconda avventura in riviera.
Milano-Sanremo e turismo, una città che riparte
Prima l’inaugurazione del Ponte San Giorgio, poi sabato 8 agosto la Riviera di Ponente ha avuto l’occasione di veder sfilare ancora una volta il meglio del ciclismo mondiale sulle proprie strade nel corso della classica di primavera, disputata in via del tutto eccezionale in questa strana estate. Una gioia a metà dato che a causa delle restrizioni anticovid in pochissimi hanno potuto partecipare ai bordi della strada allo spettacolo della Milano-Sanremo. Un calendario di questo genere non è stato digerito del tutto dall’amministrazione comunale sanremese, ma l’entusiasmo della ripartenza ha prevalso su tutto il resto.
“Certo, l’8 agosto è una data estremamente complessa – commentava prima della gara Alberto Biancheri, sindaco di Sanremo –, e fin da subito avevamo provato a convincere gli organizzatori a collocare l’evento in altra data, a settembre o ad ottobre. Ma di fronte all’indisponibilità della federazione internazionale abbiamo lavorato per non perdere anche questo evento”.
È stata una corsa inusuale sia per il tracciato inedito che per l’impossibilità degli spettatori di assistere dal vivo, ma il solo fatto di poter tornare ad accogliere una manifestazione di questa importanza è stato motivo di orgoglio.
“E questo è l’aspetto più importante – proseguiva il messaggio di Biancheri –. Perché non è solo per una questione di afflussi turistici, e nemmeno solo per l’enorme rilevanza sportiva di questa corsa monumento trasmessa in cinque continenti per milioni di telespettatori. È anche per il messaggio che verrà lanciato: dopo tutto quello che abbiamo passato, il covid, le autostrade, le rinunce fatte in questi mesi, riuscire ad organizzare la Classicissima nonostante le tante difficoltà è un segnale molto forte. Di un territorio che non si arrende”. Per la cronaca, a tagliare per primo il traguardo in via Roma è stato il belga Wout Van Aert al termine di una volata davvero avvincente con il francese Julian Alaphilippe.
71° Festival di Sanremo
Nelle ultime settimane un ulteriore segno di rinascita ha investito la città dei fiori: il prossimo Festival di Sanremo ci sarà e si terrà dal 2 al 6 marzo del prossimo anno. L’annuncio è stato dato dal direttore di Rai 1 Stefano Coletta nel corso della presentazione dei palinsesti della prossima stagione televisiva. La conduzione e la direzione artistica non cambiano.
“Sanremo 2021 sarà di nuovo affidato al direttore artistico Amadeus – ha commentato Coletta –, persona misurata, garbata, ma anche grande intrattenitore, che ha fatto un gran lavoro di selezione delle canzoni. Insieme a lui ci sarà il grande Fiorello. Sarà un Sanremo che riaprirà la nostra normalità: viva Sanremo”.
Il conduttore veneto ha maturato questa decisione durante il lockdown, è stata una scelta dettata dal riscontro positivo ottenuto dall’edizione del 2020 e dall’affetto dimostrato dal pubblico nei suoi confronti.
“Durante la quarantena molte persone con messaggi e commenti sui social hanno detto che il Festival era stato per loro l’ultimo momento felice di unione, di aggregazione e di spensieratezza – ha dichiarato Amadeus in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni –, e non vedevano l’ora di poter rivivere quelle belle sensazioni con il prossimo. Dando per scontato che lo avrei rifatto io. Allora mi sono detto: “Se me ne vado adesso mi sembra di abbandonare qualcosa. Come dire: è andata bene e quasi quasi scappo”. Temevo di deludere le persone, allora ho pensato di rifarlo per regalare alla gente una situazione di normalità e soprattutto di rinascita. E poi c’è un senso di responsabilità nel far ripartire il mondo della musica: Sanremo sarà la prima vetrina in vista dei concerti che riprenderanno nell’estate 2021. Allora quando la Rai mi ha chiesto di fare il bis ho accettato con ancora più entusiasmo: il primo “sì” era quello del bambino a cui hai regalato la cosa più bella del mondo, il secondo è stato un “sì” di consapevolezza”.
Tuttavia, la presenza di Fiorello annunciata dal dirigente Rai non è ancora stata confermata. Lo stesso Amadeus ha ammesso di non aver ancora ottenuto il fatidico “sì” dallo storico amico.
“Adesso lo dovrò inseguire, imprevedibile com’è, e cercherò di convincerlo a venire – ha spiegato Amadeus nell’intervista –. Noi siamo soprattutto due persone che si vogliono bene, lui sa che ha le porte spalancate. Fiore è un genio e ha illuminato il Festival di Sanremo: poter essere insieme sul palco è per me la più grande gioia”.
I sanremesi scalpitano tra scaramanzia e ottimismo
In città si respira un clima di attesa, la presenza dei turisti non è paragonabile a quella degli altri anni. Il covid ha messo alle corde molte attività, in particolare ha penalizzato alcune categorie come quella dei tassisti. Gianni, alla guida di un’auto bianca da molti anni, sottolinea quanto sia positivo conoscere già le date del prossimo Festival, ma spera che tra 7 mesi ci siano le condizioni per poter realmente autorizzare lo svolgimento dell’evento.
“Organizzativamente è stata un’ottima mossa, bisognerà poi vedere se sarà materialmente possibile dare luogo alla manifestazione – spiega –. In questo momento abbiamo turni ristretti, nonostante la Milano-Sanremo. In questa stagione solitamente non bastano neanche le vetture. Poi organizzare eventi senza dare la possibilità al pubblico di assistere, per chi come noi lavora nell’indotto è come succhiare una caramella con la carta”.
C’è anche chi non vuole sbottonarsi, una commessa di un negozio di beni di prima necessità che si trova dietro al Teatro Ariston dice di non seguire le vicende relative alla prossima edizione della kermesse canora e racconta di come “noi non abbiamo mai chiuso, ma il movimento è inevitabilmente calato. Il Festival aumenta le entrate, ma porta anche molto caos”.
Questa indifferenza nei confronti della gara musicale traspare anche dalle parole di Rosella, titolare di una pasticceria nei pressi del PalaFiori, nel suo caso il tutto sfocia in un grande ottimismo.
“Il Festival per la nostra attività fortunatamente non influisce più di tanto. La ripresa è stata buona, le persone avevano voglia di tornare a vivere – racconta l’artigiana –. Molti hanno recuperato compleanni e ricorrenze che non erano stati festeggiati nel corso del lockdown, per cui non possiamo lamentarci, il lavoro non manca”.