In vacanza all’estero sì e in Italia no: una beffa per gli operatori del settore che fa esplodere la polemica. Con una decisione del Viminale è stata liberata la possibilità di andare all’estero per le vacanze di Pasqua, mentre in Italia non ci si potrà spostare per vacanza e sarà tutto chiuso, vista la zona rossa di tre giorni in tutto il Paese. In realtà, si potrà valicare il confine regionale proprio per andare a prendere l’aereo o la nave in vista della partenza verso l’estero.
Federalberghi è in rivolta e chiede che il governo adotti con urgenza un provvedimento per consentire anche la vacanza in Italia a chi è vaccinato o in possesso di un test negativo. “Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia”. Questo il commento di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi alla notizia delle nuove regole che sanciscono il via libera alle vacanze pasquali all’estero.
“Se è vero come è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio – afferma Bocca – allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche”.
Meglio ricordare che le vacanze all’estero sono previste comunque con il rispetto delle regole nazionali di entrata del Paese di destinazione, da verificare quindi, come quelle di ritorno che in alcuni casi, in Italia, prevedono la quarantena di quattordici giorni.