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Covid, in Italia è ancora stato d’emergenza: scattata la proroga

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È ufficiale, il Consiglio dei Ministri ha prorogato lo stato di emergenza per il Covid fino al 31 gennaio 2021. La delibera è stata approvata oggi. In mattinata era arrivato anche il via libera della Camera alla risoluzione di maggioranza, per il provvedimento antipandemia e la proroga dell’emergenza.

Le disposizioni dell’esecutivo

Dopo i problemi di ieri per la mancanza del numero legale, la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il pacchetto di provvedimenti antipandemia studiati dal governo. La votazione si è tenuta dopo che la giunta per il regolamento ha stabilito siano considerati in missione anche i deputati in quarantena fiduciaria, cosa che ha ridotto il numero legale.
Da subito obbligo di mascherina anche all’aperto, distanziamento e rispetto delle misure igieniche. Questi gli elementi più importanti che contraddistinguono la stretta dell’esecutivo. Con la proroga dello stato di emergenza resta anche l’incentivo allo smart working per tutti i lavori che possano applicarlo. Resta l’obbligo di rispettare i protocolli di sicurezza definiti per la riapertura dei luoghi di lavoro, di ristoranti e locali. Per cinema, teatri e concerti resta il limite di 200 persone per gli spettacoli al chiuso e 1000 persone per quelli all’aperto.
“Se vogliamo mettere il paese nelle condizioni di ripartire, la premessa è vincere la battaglia sanitaria – ha ricordato ieri al Senato il ministro della Sanità Roberto Speranza – . Credo che i prossimi mesi non saranno facili, non possiamo pensare che sarà una passeggiata. In attesa del vaccino e delle cure, noi abbiamo bisogno che il paese ritiri fuori il meglio di sé. Credo che l’Italia nei mesi più difficili abbia dimostrato di essere un grandissimo paese. Dobbiamo recuperare quel grande spirito di unità che ci ha accompagnato a marzo, ad aprile e a maggio”.

L’importanza dell’app di tracciamento

Il governo spinge, inoltre, sulla diffusione di Immuni. Uno degli strumenti messi in campo riguarda proprio la campagna per promuovere l’uso dell’app di tracciamento che da metà ottobre dialogherà con le sue omologhe in Europa.
All’iniziativa, promossa dal 5 all’11 ottobre, “hanno aderito tutte le testate giornalistiche, pubbliche e private”, sottolinea il premier Giuseppe Conte che non esita a definire “un obbligo morale partecipare a questo programma. I dati restano anonimi, la geolocalizzazione è disattivata”.
In questo momento sono circa 6,7 milioni le persone che hanno scaricato Immuni, attualmente usata da circa il 18% della popolazione italiana tra i 14 e i 75 anni che possiede uno smartphone: una percentuale lontana dall’obiettivo del 60% affinché il sistema sia efficace nel contenere la pandemia.

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