Dopo l’edizione italiana di Torino, l’Ucraina non potrà ospitare l’Eurovision Song Contest 2023. Nonostante sia una consuetudine radicata, stavolta non sarà il paese vincitore a ospitare la manifestazione dell’anno successivo. Ebu, l’ente organizzatore, è giunta a questa conclusione al termine delle valutazioni sulla sicurezza effettuate con l’emittente ucraina.
“A seguito di un’analisi obiettiva, il gruppo di riferimento, il consiglio di amministrazione dell’Esc, ha concluso con profondo rammarico che, date le circostanze attuali, le garanzie di sicurezza e operative richieste a un’emittente per ospitare, organizzare e produrre l’Eurovision Song Contest secondo le regole dell’ESC non possono essere soddisfatte da Ua:Pbc. L’Ebu desidera ringraziare Ua:Pbc per la sincera collaborazione e per l’impegno nell’esplorazione di tutti gli scenari nelle settimane successive alla vittoria della Kalush Orchestra il 14 maggio a Torino e condividere la tristezza e la delusione per il fatto che il Contest del prossimo anno non possa tenersi in Ucraina”, spiega l’Ebu in un comunicato.
A questo punto salgono le quotazioni del Regno Unito, difficile un bis a Torino.
“A seguito di questa decisione, in conformità con le regole e per garantire la continuità dell’evento, l’Ebu inizierà ora i colloqui con la Bbc, in quanto seconda classificata di quest’anno, per ospitare potenzialmente l’Eurovision Song Contest 2023 nel Regno Unito. È nostra piena intenzione che la vittoria dell’Ucraina si rifletta negli spettacoli del prossimo anno. Questa sarà una priorità per noi nei colloqui con gli eventuali host”, conclude l’Ebu.
Eurovision 2023 non si terrà in Ucraina
Giornalista, moderatore di siti e pagine social di importanti testate nazionali, tra i fondatori del network Point. Inviato ufficiale al Festival di Sanremo, appassionato di cinema, viaggi, sport e musica
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