L’Italia è un modello nella gestione della pandemia, lo è nell’estate del coronavirus, dopo essere stata “epicentro incubo” dell’emergenza. Un apprezzamento, non il primo, che il New York Times ha rivolto al Paese guidato da Giuseppe Conte in un articolo a cui è stato dato molto risalto, a livello internazionale, uscito a fine luglio a firma di Jason Howitz. Un’evoluzione quasi impensabile, ricordando le mappe che giravano su certi media americani a marzo, quando l’Italia era nel pieno del fuoco dei contagi e dei morti, ed era rappresentata con una serie di frecce che partivano dalla penisola verso il resto dell’Europa e non solo. Dall’incubo di quelle settimane a un Paese che può “dare lezione al resto del mondo”, inclusi gli Stati Uniti. Il prestigioso quotidiano americano ha sottolineato come in Europa si siano aperti focolai (la seconda ondata, anche se a chiamarla così non è quasi nessuno) mentre in Italia si stia reggendo bene alla riapertura del Paese. Un dibattito sui tempi e l’approccio, è ruotato anche intorno alla Svezia. Il Paese scandinavo, da sempre modello di welfare, ha adottato una linea più soft sulle restrizioni affidandosi alla fiducia dei cittadini. Gli effetti però non sono stati positivi, visto che la Svezia ha registrato in numeri peggiori rispetto ai vicini, causando una reazione negativa dell’opinione pubblica sull’operato del governo e la protesta di scienziati e medici. Tornando al New York Times, il giornale ha evidenziato la scelta del governo italiano: imporre un pesante lockdown anteponendo le vite all’economia. Una decisione che potrebbe rivelarsi determinante per la stessa economia.
Covid, l’Italia diventa un “modello”
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Fondatrice e direttore di Point, giornalista professionista, scrittrice fantasy bestseller, social media expert. Ama il digitale e l'innovazione.
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