Al via la 75^ edizione del Festival di Sanremo. Carlo Conti e i dirigenti Rai si smarcano dal gossip delle ultime settimane centrando la comunicazione della prima conferenza stampa sull’organizzazione e sull’evento Festival, senza troppi fronzoli. La polemica Corona-Ferragnez non fa neanche capolino e il focus resta fisso sullo show dell’Ariston e sugli eventi collaterali presenti in città. Quello del 2025 sarà un Festival complesso che arriva dopo la cavalcata dei 5 anni di Amadeus. La kermesse cresce e si integra ulteriormente con il luogo che lo ospita.
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Un Festival che evolve
In questo senso l’ad di Rai Pubblicità Luca Poggi ha sottolineato come Sanremo sia diventato negli ultimi anni un evento che va oltre la musica, trasformandosi in un vero e proprio fenomeno culturale e di marketing. “Abbiamo creato luoghi di aggregazione, di scambio culturale e di divertimento. L’indotto per la città e per la Regione Liguria è significativo”, ha dichiarato.
Il ritorno di Carlo Conti alla guida del Festival ha suscitato l’entusiasmo del sindaco di Sanremo Alessandro Mager: “Siamo felicissimi di poterlo riabbracciare. Già questa sera ci sarà la tanto attesa sfilata dei cantanti sull’Eni Carpet, un evento che darà ufficialmente il via alla kermesse”.
L’amministrazione comunale ha evidenziato il lavoro svolto per integrare il Festival con la città: “Abbiamo collaborato con Rai Pubblicità per costruire un evento che si sviluppi anche al di fuori del Teatro Ariston – ha spiegato l’assessore al Turismo Alessandro Sindoni -. Sanremo è pronta ad accogliere il pubblico con il suo fascino unico”.
Musica e inclusione al centro dell’evento
Inclusione, questa sarà una delle parole chiave dell’edizione 2025. Un termine su cui la dirigenza Rai ha posto l’accento nel corso della conferenza stampa.
Il direttore dell’Intrattenimento Prime Time Rai Marcello Ciannamea ha ribadito l’importanza della musica come cuore pulsante del Festival: “Sanremo è un evento corale, pensato per essere multipiattaforma e accessibile a tutti. Grazie a Rai Pubblica Utilità garantiremo la traduzione in LIS degli eventi live e delle strisce dedicate”.
Le scelte di Carlo Conti
“La musica, come la vita, si fa solo in un modo: insieme”, con queste parole di Ezio Bosso, Carlo Conti ha annunciato l’omaggio al Maestro con l’iconico brano presentato a Sanremo nel 2016.
“Non ci saranno monologhi, ma i messaggi verranno veicolati attraverso le canzoni”, ha spiegato.
Riguardo alle recenti polemiche sollevate da Amedeo Minghi sull’invito di Noa e Mira Awad, Conti ha replicato con una punta di ironia: “Mi scuso se ho pensato a un respiro globale per il Festival, che ormai ha un pubblico internazionale”.
Il direttore artistico prova a smontare anche un’altra querelle che ha tenuto banco nel corso delle ultime settimane e ha chiarito sull’utilizzo dell’autotune: “Non andremo contro la logica discografica attuale. L’autotune è uno strumento usato da molti artisti e fa parte del panorama musicale”.
Clerici e Scotti emozionati per l’avventura sanremese
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Antonella Clerici ha raccontato la sorpresa della sua convocazione: “Carlo me lo ha comunicato tardi, non me l’aspettavo minimamente”. Anche Gerry Scotti ha reagito con entusiasmo: “Essere qui è una grande emozione, un vero regalo. Il gruppo di lavoro mi ha accolto con grande affetto e per questo vi ringrazio”. Scotti ha espresso contestualmente un disinteresse di Mediaset per il Festival sottolineando come anche l’ad Mediaset Pier Silvio Berlusconi sia stato molto chiaro sul tema: “È più facile che io conduca il Festival qui alla Rai che Mediaset si prenda tutto il baraccone”.
I tempi televisivi e la competizione
Conti ha manifestato il proprio rispetto per i monologhi, ma ha posto l’accento sulla necessità di mantenere un ritmo televisivo adeguato.
Quanto agli ascolti, ha affermato: “Non è una sfida con Amadeus, i suoi numeri sono imbattibili. Il mio obiettivo è semplicemente fare un buon Festival”.
Inoltre ha ribadito ancora una volta che questo sarà un Festival più “corto” rispetto agli ultimi: “Non faremo mai le 2, non ce la faccio fisicamente. La serata del martedì finirà attorno all’1.20, mentre per i duetti conto di finire entro l’1.30. Il sabato finiremo entro l’1.40, mentre il mercoledì e il giovedì non più tardi dell’1.10”. Vedremo.