Si alza il sipario e si torna a teatro, perché vogliamo ricordare sempre che la cultura è un bene primario per tutti, soprattutto per il nostro Paese. L’Associazione Culturale Teatro Trastevere in collaborazione con FMG, presenta “Scelte Azzardate”, 9 – 10 e 11 ottobre 2020 presso il Teatro Trastevere, venerdì e sabato ore 21.00 e domenica 11, alle ore 17.30.
Tutto pronto dunque al Teatro Trastevere di Roma – punto di forza del panorama teatrale della Capitale – per la commedia “Scelte Azzardate” scritta e diretta da Federico Maria Giansanti, interpretata da Elisa Cheli, volto noto del daily di Rai Uno “Il Paradiso delle Signore” e Gabriele Planamente, altro attore appassionato e talentuoso, come tutto il trio che affronta una tematica quanto mai attuale: la noia e la monotonia dei sentimenti, la precarietà della nostra vita, l’instabilità di un rapporto affettivo, il timore di essere felici e poco lungimiranti in una società fin troppo liquida.
Abbiamo intervistato i tre protagonisti: in questo momento difficile per le arti, soprattutto per il cinema e il teatro; mettere in scena uno spettacolo è lavoro duro e in questo momento difficile un atto di coraggio, fare cultura oggi è più che mai importante, è una sfida a un momento storico e sociale difficile, complesso. Il regista Giansanti e gli attori Cheli e Planamente hanno dalla loro attenzione, preparazione, entusiasmo e profondità per mettere in scena i timori, i sentimenti e la precarietà che contraddistinguono il momento storico che noi tutti stiamo vivendo.
Federico Maria Giansanti, un titolo che mi ha incuriosita, “Scelte azzardate”: di cosa tratta?
“Scelte azzardate è uno spettacolo che parla di giovani in crisi d’ideali, sentimentale e lavorativa, in una fascia d’età sicuramente tra i trenta e i quarant’anni. La crisi risiede nella paura di sbagliare, di fare un piccolo gesto per portare un cambiamento alla propria situazione e vita, valutarne “l’evoluzione”. Si ha quasi paura di essere felici. Si sceglie di “non scegliere”. Lo spettacolo si interroga con ironia – sullo stile delle commedie di Woody Allen che amo – sulla difficoltà di trovare oggi una stabilità sia emotiva che pratica e su quanto sia difficile per una coppia della nostra generazione mantenere vivo un rapporto sentimentale”.
E proprio a Woody Allen ho pensato, mentre facciamo questa intervista: Allen esamina le persone, nelle sue commedie prevale la riflessione sull’individualità, vede la solitudine dell’io di fronte al mondo.
“Sullo stile proprio di Woody Allen, che ho sempre amato e a cui un po’ mi ispiro in questa commedia, ci si interroga e si riflette sulla vita e sui sentimenti, spesso una vita piena di solitudine, infelicità, instabilità, monotonia”
Chi sono Asia e Lorenzo? E’ una coppia che condivide la monotonia?
“Sono fidanzati da non molto tempo, sono due giovani professori di cui ho voluto narrare e, diciamo, esplorarne la storia attraverso i loro tre ambienti; un ristorante e le loro rispettive case. Non li vediamo mai insieme a letto e mai a cena, li vediamo solo della preparazione all’appuntamento. Sono una coppia che vive nell’apatia e nella monotonia. Lui è un ragazzo tranquillo, educato e accondiscendente; lei molto egoriferita, ha un livello di ascolto molto basso, è una ragazza egocentrica”.
Elisa Cheli: una carriera artistica da giovanissima, anche come musicista: flauto traverso, pianoforte e canto; grande preparazione e attenzione per questo mestiere, teatro, fiction tv. Elisa, chi è Asia?
“Calandomi e lavorando sul personaggio, posso dire che Asia è una ragazza particolare, molto egocentrica anzi proprio “egoriferita”, che si vede e si pone al centro del mondo e fuori invece, si pone come una proiezione di se stessa. Come accennato, ha un livello di ascolto molto basso, è una persona che non ascolta ed è una ragazza senza filtri, dice quello che pensa per come si evidenzia nella sua mente, per quello che ha in testa. Hanno insieme sicuramente un problema di comunicazione e di ascolto”.
Gabriele Planamente, chi è invece Lorenzo? Qual è il loro rapporto?
“Lorenzo è un ragazzo molto gentile, colto, preciso, educato, pacato e permissivo. Diciamo che accondiscende molto la sua fidanzata. Lorenzo e Asia condividono la stessa passione per l’insegnamento e la stessa difficoltà nel praticarlo, il loro lavoro è precario. Sono giovani apatici, malati di noia e monotonia, non succede nulla, a livello emotivo nemmeno”.
Federico Maria Giansanti: come nasce la passione per la scrittura e la drammaturgia?
“Il teatro mi ha sempre affascinato, mi è anche sempre piaciuto leggere, scrivere e raccontare storie, la scrittura è importante, è arte, sentimento, espressione della nostra anima”.
Cosa possiamo dire a chi ci legge? Perché andare a teatro e perché venire a vedere lo spettacolo?
Federico, Gabriele ed Elisa: “Venite a teatro perché il teatro ha bisogno di voi: noi che facciamo gli spettacoli e voi che ci sostenete perché il teatro ha bisogno del suo pubblico. Quindi, fate la “scelta azzardata” di venire al Teatro Trastevere!”.
Info: www.teatrotrastevere.it
via Jacopa de’ Settesoli 3, Roma