Mario Draghi nel corso dell’incontro di ieri con le Regioni ha lasciato uno spiraglio per la ripartenza delle attività nel prossimo mese, in vista del nuovo Decreto legge che conterrà le misure in vigore dopo Pasqua. Il premier ha parlato di programmazione delle riaperture e di una campagna vaccinale che finalmente dovrebbe iniziare a ingranare, anche a fronte delle forniture di dosi che giungeranno nel nostro paese dalla seconda metà di aprile. Inoltre, da oggi è possibile presentare le domande per i contributi previsti dal Dl Sostegni: nei primi 10 minuti l’Agenzia delle Entrate ha ricevuto più di 2mila richieste.
Aperture
“Bisogna cominciare ad aver di nuovo il ‘gusto del futuro’. Occorre uscire da questa situazione di inattività. Sono certo che, tutti insieme, raggiungeremo qualunque obiettivo. Questa è la mia certezza, non è una speranza né un pronostico”, ha dichiarato Mario Draghi nel corso dell’incontro con le Regioni.
Il Governo, in questo modo, apre al dialogo con il centrodestra, in particolare con la Lega di Salvini che aveva chiesto nei giorni scorsi di riconsiderare i tempi di riapertura delle attività.
“Qualunque proposta in Consiglio dei Ministri e in parlamento avrà l’ok della Lega solo se prevederà un graduale e sicuro ritorno alla vita”, spiegava dai suoi canali social il leader del carroccio.
Più prudente la ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie Maria Stella Gelmini.
“Il testo del prossimo decreto Covid non è ancora pronto. Ma stiamo dicendo a tutti la stessa cosa: occorre dare ai cittadini una prospettiva di speranza – ha precisato in una nota l’esponente azzurra –. Allo stesso tempo questo non è il momento per dire ‘riapriamo tutto’. Fino al 15-20 aprile ci vorrà ancora molta attenzione, ma poi se i numeri migliorano all’interno del dl servirebbe un automatismo per prevedere aperture mirate senza il bisogno di approvare un nuovo provvedimento”.
Vaccini
In Italia è stata superata la soglia dei 3 milioni di vaccinati con seconda dose. È quanto ha comunicato alle commissioni Affari Sociali di Camera e Senato il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l’emergenza sanitaria.
L’obiettivo che è stato fissato è quello di “conseguire la vaccinazione dell’80% della popolazione entro il 30 settembre di questo anno, dando subito priorità alle persone più vulnerabili”.
Per ottenere l’immunità di gregge entro questa data sarà necessario raggiungere le 500 mila somministrazioni giornaliere. Arriveranno il prossimo mese nuove forniture di dosi e sarà più agevole effettuare le vaccinazioni.
“Puntiamo ad incrementare la platea dei vaccinatori, dando impulso agli accordi con i medici di medicina generale – ha spiegato Figliuolo – studi privati, specializzandi, federazione medico sportiva italiana, pediatri e medici ambulatoriali, assunzione di medici a chiamata, odontoiatri, farmacisti”
Contributo Dl Sostegni
Da oggi e fino al 28 maggio sarà possibile richiedere il contributo a fondo perduto previsto dal Dl Sostegni. La domanda può essere inviata anche tramite intermediario attraverso i canali telematici o la piattaforma web predisposta da Sogei nell’area dedicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Requisiti per accedere al contributo: non aver conseguito nel 2019 ricavi superiori a 10 milioni di euro e aver registrato nel 2020 un calo mensile medio del fatturato e dei corrispettivi di almeno il 30% rispetto al 2019. Il contributo spetta anche in assenza del dato sul fatturato a chi ha aperto la propria partita Iva dal 1° gennaio 2019, fermo restando il limite dei ricavi dei 10 milioni. La misura è rivolta a soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professione e di reddito agrario, titolari di partita Iva residenti o stabiliti nel Territorio dello Stato. Sono compresi anche gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali. L’entità della somma versata è determinata da una tabella ed è comunque garantito un minimo di 1000 euro per le persone fisiche e di 2000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. In ogni caso l’importo del contributo non può superare i 150 mila euro. Le somme saranno corrisposte direttamente sul conto corrente indicato nella domanda o potranno essere utilizzate come credito d’imposta.