Sono i 15 i talentuosi selezionati per il primo corso da avvistatore di balene in Italia che si tiene a Savona nella Liguria santuario dei cetacei. Sta partendo proprio in questi giorni il corso, nella sede del campus universitario di Savona, promosso da Regione Liguria con finanziamenti del fondo sociale europeo e organizzato dalla Fondazione CIMA.
Dei 50 candidati provenienti da tutta Italia 15 quelli selezionati per il primo corso italiano che vuole creare una nuova figura professionale con conoscenze specifiche in campo di ecologia e biologia marina. E’ l’inizio di un percorso professionalizzante che vuole unire, ambiente, turismo e scienza: tre parole che hanno una particolare connessione con la Liguria per rendere i ragazzi e le ragazze informati sulle ultime scoperte della scienza e trasferirle così ai turisti che potranno così salvaguardare al meglio il mare.
Il turismo marino è una risorsa sempre più importante per il territorio ligure. In particolare, tra le attività in maggiore espansione si trova il whale watching, l’avvistatore di balene, nell’ambito del quale sta aumentando la diffusione del marchio High Quality Whale-watching®, una certificazione di qualità che prevede, tra l’altro, la possibilità di svolgere a bordo delle barche che accompagnano i turisti anche attività di divulgazione, con l’obiettivo di promuovere una maggior specializzazione nell’ambito del turismo marino. .
Il corso prevede anche l’approfondimento di alcuni aspetti tecnici delle escursioni di whale watching, estranei alle competenze delle guide ambientali escursionistiche e delle guide turistiche nazionali. I partecipanti saranno dunque formati, sia sulle strategie di comunicazione e gestione delle dinamiche di gruppo, sia sull’uso delle attrezzature e alle tecniche di avvistamento della biodiversità marina e costiera. Al termine del corso, i partecipanti potranno operare sia come lavoratore autonomo che dipendente di enti o associazioni che organizzano escursioni marine finalizzate all’osservazione delle specie marine.
Il corso è articolato in 140 ore di lezione (pratiche e teoriche) e 60 ore di stage in mare. Le lezioni saranno tenute dai ricercatori della Fondazione CIMA, da docenti dell’Università di Genova e da esperti del mondo del lavoro. Questo si pone come unico corso, a livello nazionale, in cui la formazione è integrata dall’esperienza del mondo della ricerca in ambito marino, dal contributo di figure che operano per la conservazione del territorio, come esperti di aree marine protette e parchi naturali e professionisti che lavorano nel settore del turismo e della comunicazione.
“Come Regione Liguria abbiamo lanciato questa nuova figura professionale prima dell’arrivo della pandemia e nonostante il Covid siamo riusciti a concretizzare questo percorso – spiega l’assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo – Il tema del turismo sostenibile è di grande interesse, insieme a tutte le attività di promozione del mare, ed è inserito nel programma di questa giunta regionale. Per questo abbiamo voluto promuovere, insieme alla Fondazione Cima, una nuova figura in grado di contribuire contemporaneamente allo sviluppo turistico e alla tutela del nostro ambiente e del nostro mare. Il termine tecnico che definisce questa nuova figura e’ “accompagnatore di turismo marino” (comunemente ma anche semplicemente chiamato “avvistatore di balene”): si tratta di una figura professionale che assisterà e accompagnerà i turisti in escursioni marine tra cui il whale watching. Osservare la vita e i comportamenti dei grandi cetacei nel loro ambiente naturale diverrà un prodotto turistico importante, partendo dal Ponente Ligure. Naturalmente saranno necessarie competenze specifiche non solo di biologia marina e di ecologia, ma anche di conoscenza del territorio per illustrare gli aspetti ambientali ed eco-faunistici e le zone di pregio naturalistico. La grande risposta che il corso ha avuto dimostra l’interesse per questa tematica e ha premiato l’impegno anche finanziario sostenuto da Regione Liguria per sostenere il corso”.
“Avendo nel Mar Ligure il più importante santuario dei cetacei del Mediterraneo, il whale watching è uno dei punti fermi del programma regionale sul turismo sostenibile in Liguria che verte in primis sulla promozione del mare e di tutte le attività che ruotano intorno ad esso – aggiunge l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino – La nuova figura professionale di accompagnatore di turismo marino, lanciata nel 2019, assiste ed accompagna i turisti in escursioni marine fornendo loro informazioni generali sul territorio, illustrando gli aspetti ambientali ed eco-faunistici e le zone di pregio naturalistico, assicurando assistenza tecnica al di fuori degli ambiti di competenza delle guide ambientali escursionistiche e delle guide turistiche nazionali. Il tutto, naturalmente, nel pieno rispetto degli animali e del loro habitat. Tutto ciò rientra nel concetto che come Regione abbiamo di accoglienza di qualità: i giovani sono formati per soddisfare le nuove richieste dei turisti in un mondo che cambia. Naturalmente formeremo anche esperti in turismo esperienziale, esperti social per i principali hotel e gli uffici di promozione, figure altamente qualificate per gli hotel di pregio, accompagnatori bike o per disabili”.
«Promuovere la ricerca scientifica insieme alla salvaguardia dell’ambiente è tra le principali mission della Fondazione CIMA – spiega il presidente della Fondazione Luca Ferraris – Il corso risponde perfettamente a questo obiettivo, dando la possibilità di formare, per la prima volta in Italia, accompagnatori di attività turistiche in mare capaci di sviluppare un turismo responsabile e consapevole delle bellezze del nostro ambiente marino, delle specie che lo popolano e dei comportamenti da tenere per evitare di danneggiarlo – Il contributo dell’Università degli Studi di Genova, unito a quello dei nostri ricercatori, è di grande importanza per fornire ai partecipanti una conoscenza completa a 360 gradi”.