Riverdale è un teen drama da vedere, è una serie televisiva statunitense basata sui personaggi degli Archie Comics. Un cult, l’ambientazione è stipenda: cittadina di provincia, la nebbiolina della periferia con i neon che illuminano a intermittenza strade bagnate di umidità e viscide di segreti. Ecco perché se sei un amante di queste ambientazioni sarai ipnotizzato da Riverdale, che nel lessico del divoratore di serie tv può sostituire i grandi cliassici. Se prima chiamavate la vostra città Gotham, ora la chiamerete Riverdale.
Riverdale è una tipica cittadina di provincia dove tutto sembra perfetto ma dove in realtà si nasconde l’oscurità, la corruzione e la violenza. La serie è centrata su questo. Gioca su un misto di finzione e realtà dal punto di vista geografico, sappiamo che è sulla costa est degli Stati Uniti, è una cittadina fittizia che non esiste, ma il mondo è misto un po’ vero e un po’ no, se c’è New York, c’è Greendale di cui si parla ogni tanto che poi è la cittadina dove è ambientata un’altra serie, le terrificanti avventure di Sabrina.
Intorno alla personalità molto diversa di Archie e di un gruppo di amici e di nemici tutti adolescenti si sviluppa in ogni stagione un mistero. Il primo è la morte di Jason che sconvolge la solo apparentemente tranquilla comunità. La serie è bella, cattura, tiene inchiodati, ma, c’è un ma. Dalla terza stagione la trama comincia come spesso accade a esagerare a perdersi a tradire quella identità iniziale. Non stiamo ai livelli di Teen wolf e della sua parabola, ma qualcosa non funziona come prima. Speriamo nella quinta stagione.