L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha dato nella giornata di ieri l’ok condizionale al vaccino anti Covid Pfizer-BioNTech, a stretto giro anche l’Ue ha autorizzato la vendita del farmaco. Il tutto è avvenuto con anticipo rispetto alla tabella di marcia. In Europa il V-Day scatterà domenica, in Italia sarà l’Istituto Spallanzani di Roma a dare il via alla somministrazione delle prime dosi.
Sinergia Ue-Ema
“È un momento decisivo nei nostri sforzi per fornire vaccini sicuri ed efficaci agli europei! L’Ema ha appena emesso un parere scientifico positivo sul vaccino Pfizer-BioNTech Ora agiremo velocemente”. In questo modo la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato il via libera dell’Agenzia europea del farmaco.
Dall’Ema arrivano rassicurazioni anche sull’efficacia del vaccino in relazione alla variante inglese emersa negli ultimi giorni.
“Al momento non ci sono indicazioni che il vaccino non funzionerà contro la variante del Covid”, ha detto Emer Cooke, direttrice esecutiva dell’agenzia. Resta sempre valido l’invito a tenera alta la guardia.
“Le nostre raccomandazioni sono di continuare a lavarsi le mani di frequente, usare le mascherine e mantenere la distanza fisica perché al momento non possiamo essere certi che la vaccinazione impedisca il contagio e su questo è in corso una sperimentazione”, ha spiegato Harald Enzmann, presidente del comitato per i medicinali umani (Chmp) dell’Ema. “Non abbiamo abbastanza dati sull’efficacia del vaccino sulle donne in gravidanza, per loro raccomandiamo un approccio caso per caso”.
V-Day allo Spallanzani
Nella giornata di domenica il V-Day partirà dallo Spallanzani. La prima a essere vaccinata in Italia sarà un’infermiera, dopodiché verrà somministrato il farmaco ad altri quattro dipendenti dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive di Roma: in particolare due medici, una ricercatrice e un operatore socio sanitario.
A Milano a dare l’esempio sarà il primario del reparto malattie infettive dell’Ospedale Sacco, Massimo Galli.
“Il 27 dicembre sarò uno dei primi a fare il vaccino qui in Lombardia. Il messaggio forte e chiaro è ‘arriva il vaccino e io me lo faccio subito'”, ha detto a L’aria che tira. “È corretto dare un segnale forte e chiaro. Il punto non è vaccinare i vecchi babbioni come me, il punto diventa l’estensione della vaccinazione a tutta la popolazione”.