Emozionato Mario Draghi ha parlato al Senato dove questa sera, al termine del dibattito, si voterà la fiducia al nuovo Governo. Un discorso che centra il nemico da sconfiggere, “la lotta al virus” che è la priorità e vaccini da somministrare ovunque, in luoghi pubblici e privati. L’Aula applaude e si lamenta quando Draghi ringrazia il predecessore, Giuseppe Conte, che ha guidato la nave in una tempesta inimmaginabile da cento anni a questa parte. Draghi centra il cuore dei temi caldi sui quali ci aspetta una svolta, la marcia in più, una accelerazione reale: il Recovery Plan? “Non basterà elencare progetti che si vogliono completare nei prossimi anni. Dovremo dire dove vogliamo arrivare nel 2026 e a cosa puntiamo per il 2030 e il 2050, anno in cui l’Unione Europea intende arrivare a zero emissioni nette di CO2 e gas clima-alteranti. Selezioneremo progetti e iniziative coerenti con gli obiettivi strategici del Programma, prestando grande attenzione alla loro fattibilità nell’arco dei sei anni del programma”, ha detto il premier. “Dovremo imparare a prevenire piuttosto che a riparare, non solo dispiegando tutte le tecnologie a nostra disposizione ma anche investendo sulla consapevolezza delle nuove generazioni che ogni azione ha una conseguenza. Come si è ripetuto più volte, avremo a disposizione circa 210 miliardi lungo un periodo di sei anni. Queste risorse dovranno essere spese puntando a migliorare il potenziale di crescita della nostra economia”. Sull’ambiente si è soffermato Draghi, “Il riscaldamento del pianeta ha effetti diretti sulle nostre vite e sulla nostra salute, dall’inquinamento, alla fragilità idrogeologica, all’innalzamento del livello dei mari che potrebbe rendere ampie zone di alcune città litoranee non più abitabili. Lo spazio che alcune megalopoli hanno sottratto alla natura potrebbe essere stata una delle cause della trasmissione del virus dagli animali all’uomo”. E ancora sui giovani, sulle donne, l’innovazione e chiaramente l’Europa. E la conclusione: “Oggi l’unità non è un opzione ma un dovere, guidato da ciò che son certo ci unisce tutti: l’amore per