“Non fatelo mai più. Smettete di bisbigliarvi nell’orecchio come le ragazzine”, questo sembra essere il filo conduttore del Grande Fratello Vip 2020 targato Gregoraci, Oppini, Abbate (eliminato dalla casa, per la nostra disperazione), Del Vesco, Mello, Zorzi, De Blanck. Quello che non potè l’urlo, potè il bisbiglio, potremmo dire. Ed è stata ottima l’idea quella di infilare uno scrittore e filosofo come Fulvio Abbate, uscito dalla casa più spiata d’Italia un paio di settimane fa – uomo di cultura – in quello “scannatoio cerebrale” del Grande Fratello aggravato dai Vip. Perché l’uomo di cultura è capace di cogliere sia il dettaglio sia il contesto del sottovuoto spinto televisivo del “nulla mischiato con il niente” e restituircelo in brevi ma efficacissimi flash in grado ciascuno di comporre l’intero quadro.
Le perle di Fulvio: un intellettuale che si presta a tutto
Osservare da fuori, sono buoni tutti. Stare dentro e poi raccontare, è molto più efficace. Grazie quindi a Fulvio Abbate per queste preziose perle e pennellate efficaci che vogliamo regalarvi a nostra volta:
“Se tu hai un minimo di cultura, sentire questi che hanno un immaginario che va da Sanremo a Paperissima, è devastante”.
“Alcuni ragazzi sono inermi, carini, il cielo li ha buttati e la terra li ha raccolti”.
“Trovo raggelante che madre e figlia abbiano delle ciglia finte di dieci centimetri, passi tre centimetri, ma dieci diventa abominio”.
“Non vedevo l’ora di scappare, perché non resisti quando vedi quattro squinzie che stanno lì tutto il giorno con il phon e la spazzola. Alcuni passavano intere giornate a fare battute del cavolo tipo: Dov’è Bugo? Oppure: La luna nera”.
“Maria Teresa Ruta? Quella ha una precisa strategia: si sveglia e inizia a fare i balletti”.
“La Casa è una scatola con dei topi chiusi dentro. Prima o poi si scanneranno tutti, perché questo è quello che vuole la dinamica del gioco stesso. Ma si scannassero per un ideale alto, che ne so, come Enrico Toti, come Cesare Battisti, il patriota irredentista intendo. Ma questi non sanno nemmeno chi sono e quindi si scanneranno su delle stronzate”.
“La maggior parte di queste persone non sono in possesso del bene del linguaggio e quindi davanti a un’asserzione che tu puoi anche non condividere, loro ti guardano con occhi vitrei”.
Rivogliamo Fulvio Abbate, fate girare
Abbate ci mancherà, inutile negarlo. Chi ci riporterà con poetica dantesca il bisbiglio mischiato al pettegolezzo?
La Gregoraci pare abbia due fidanzati che l’aspettano fuori dalla Casa (beata lei) e la Contessa De Blanck, complice una golosissima ciotola di patatine, ha dato il via qualche ora fa a una furibonda lite con Stefania Orlando perché “tutti i concorrenti rispettano le regole della casa e non toccano il cibo, tranne te che mangi in continuazione”. Personalmente entrerei nella casa del GFVip solo per mangiare tutta quella roba degli sponsor, passerei anche io il tempo vicino all’espositore delle patatine. Naturalmente la contessa ha reagito alla discussione-litigio con una serie di improperi da far tremare Buckingham Palace, compresi i cani della Regina e le tazze da tè. E ancora, registriamo un’altra, l’ennesima discussione, sempre di qualche ora fa. Nel regno di Alfonso Signorini, padrone di casa, Adua Del Vesco e Dayane Mello hanno fatto uno scherzo a Francesco Oppini; scherzo pare, sembra, non apprezzato dagli altri inquilini. Adua sembra infatti aver detto al figlio di Alba Parietti che la Mello le avrebbe rivelato di un bacio tra loro, la notte precedente. Dunque, Adua ha intimato a Oppini di confessare. Lui, molto quotato tra le concorrenti e le fans del GF ma fidanzatissimo, si è arrabbiato: “Ma cosa stai dicendo? Sei ubriaca? Ci metto un minuto a non parlarti più”.
Houston abbiamo un problema
Che poi, diciamolo francamente, il “fattela una risata” non esiste nel Grande Fratello Vip che spesso, anche chi vi scrive, più volte ha provato a guardare: e davvero non c’è niente da ridere, perché non c’è nulla per cui provare empatia, ridere, piangere o emozionarsi. Il vuoto, come la passeggiata dell’astronauta nello spazio.
“Il nulla mischiato col niente”, proprio come diceva il Vate. Paura.