Picco di contagi in Israele, il governo guidato da Benjamin Netanyahu è pronto a un nuovo lockdown per contrastare il crescente numero di positività al Covid-19 riscontrate dalla fine di agosto a questa parte. Nel resto del mondo preoccupa la situazione in India e il ritorno del virus nel vecchio continente.
Israele, secondo lockdown
Non si tratta di uno spauracchio agitato dal Governo italiano, come sostiene il movimento negazionista nostrano. La possibilità di un nuovo lockdown è davvero concreta ed è strettamente legata a quegli indicatori che abbiamo imparato a conoscere dal mese di marzo. La crescita esponenziale dei contagi dalla fine di agosto ha imposto a Israele la scelta di chiudere nuovamente tutto. Quello che a marzo era stato uno dei paesi più pronti ora torna a dover affrontare un’ondata da 3000 contagi al giorno.
Il lockdown durerà almeno due settimane e partirà in coincidenza con la la festa di Rosh ha-Shanà (il Capodanno ebraico) ed il digiuno di Kippur.
Nella prima fase le misure restrittive saranno più rigide. I media di Hebrew scrivono che la prima fase del lockdown entrerà in vigore il 18 settembre, la seconda il primo ottobre e la terza il 15 ottobre. Le misure verranno lentamente allentate se i risultati dovessero essere quelli sperati. Gli israeliani potranno muoversi per un raggio di 500 metri dalla propria abitazione, chiuderanno anche le scuole e tutti gli esercizi privati non indispensabili.
Preoccupa l’India, ancora casi in Europa
L’avanzata del virus non si arresta, in altre parti del mondo i numeri non sono incoraggianti.
New Delhi ha fatto registrare da sola nella giornata di ieri 4.039 contagi, il dato dell’India nel complesso è di 95.735 positività nelle ultime 24 ore, si tratta di un nuovo record che porta il bilancio dei casi a 4.465.863. Le vittime nel paese asiatico dall’inizio della pandemia sono 75.062.
La Francia fa segnare un altro boom: sono poco meno di 10.000 (9.843) i nuovi casi positivi al Covid-19 dell’ultimo bollettino diramato. Sono 32 le scuole e 524 le classi che sono state chiuse dal governo transalpino finora dalla riapertura del 1° settembre.
Torna a sfiorare i 3000 contagi giornalieri il Regno Unito. Si del terzo picco più elevato di nuovi casi nell’ultima settimana, mentre tornano a calare seppur di poco i ricoveri e i pazienti sottoposti a ventilazione assistita. Annunciata dal premier Boris Johnson una stretta sui contatti sociali a non oltre 6 persone, in pubblico e in privato. Il provvedimento sarà vincolante per legge e con minaccia di provvedimenti di polizia per i trasgressori. Il tentativo è quello di frenare il rimbalzo della pandemia, di evitare il trend ancor più allarmante di Paesi come Spagna o Francia e di allontanare lo spettro di un secondo lockdown nazionale.