
L’odio social contro Claudia l’infermiera prima vaccinata
L’odio social si è riversato contro Claudia. Gli haters miscelati sapientemente ai no vax, agli oltranzisti del negazionismo, si sono scatenati contro l’infermiera 29enne dello Spallanzani di Roma, prima in Italia a ricevere il vaccino anti-covid, ormai due giorni fa. Ne usciremo migliori? Pare più che evidente, sommando fatti, reazioni, assaporando il fiele che gira indisturbato nei migliaia di commenti che invadono i post del nostri feed, che si possa dire di no senza timore di essere smentiti. La pandemia non ci renderà migliori, forse nemmeno peggiori, per carità, ma di sicuro sta acuendo la voglia di vomitare parole che ribolle nel sottopancia del web. Dove l’anonimato è assicurato, solo a livello di percezione psicologica, dallo schermo e dalla tastiera. Non è una tirata contro chi è contro. Ci mancherebbe. Contestare e criticare, mettere in dubbio, è probabilmente l’esercizio più vicino alla democrazia di cui disponiamo. Ma non ha niente a che fare con i “vediamo quando muori” che si sono riversati contro Claudia che ha dovuto tagliare i ponti con i social, chiudendo di corsa i profili per bloccare gli odiatori.

Fondatrice e direttore del network Point, giornalista professionista, notista politica, podcaster, social media expert. Ama il digitale e si avventura nel data journalism. Scrive e in rete è anche la blogger GeaBook