La posizione netta presa da Chiara Ferragni rispetto all’omicidio di Willy Monteiro Duarte non è stata digerita da molti. L’influencer dai suoi canali social ha parlato di “cultura fascista” e di razzismo, riferendosi ai ragazzi che hanno ucciso il giovane di Paliano. In Italia ogni riferimento al Ventennio è evidentemente ancora un tabù, specialmente per una certa destra figlia di quella tradizione che si è fatta sentire anche in questa circostanza attraverso un tweet di un dirigente di partito.
“Il problema lo risolvi cambiando e cancellando la cultura fascista”
Il 9 settembre l’imprenditrice milanese condivide su Instagram un post dell’account @spaghettipolitics: “Willy Montero, italiano di 21 anni dalla pelle nera, è stato ucciso da un gruppo di 4 fasci che l’hanno ammazzato a calci” recita il post. “I giornali però non mettono il loro focus sul fascismo e sulla cultura predominante di queste persone” si legge ancora. “Il problema lo risolvi cambiando e cancellando la cultura fascista e sempre resistente in questo paese di merda”, si legge ancora nel testo condiviso da Chiara Ferragni. Un messaggio molto preciso che ha suscitato la reazione anche di alcuni dirigenti politici. In particolare quella di Francesco Di Giuseppe, dirigente nazionale FdI, che ha pubblicato un tweet rivolto al marito dell’influencer: “La Ferragni si scaglia contro la sub-cultura post fascista che sta sfornando narcisisti palestrati coi capelli ossigenati e con un basso livello di istruzione!”. Il post è accompagnato da una foto di Fedez che secondo il portavoce FdI di Roseto risponderebbe a quel tipo di descrizione.
Non si è fatta attendere la risposta del cantante rap, che sgombra il campo e ribadisce la condanna ferma espressa anche da sua moglie: “Fa strano vedere il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia scagliarsi per una semplice condanna verso il pensiero fascista. Eppure, nessuno ha mai fatto riferimento ad appartenenze politiche. Condannare il fascismo non è di sinistra è solo di buon senso”.
Zingaretti al fianco dell’influencer
Non solo critiche, c’è anche chi ha pubblicamente perorato la causa della star di Instagram. Nicola Zingaretti, segretario del Pd, è intervenuto sostenendo l’influencer.
“Chiara Ferragni ha fatto sue parole dure ma penso corrette su violenza e fascismo – ha dichiarato Zingaretti –. Ovviamente nei social è partita la campagna di insulti. L’esaltazione cieca della forza, sgraziata, volgare, inumana e violenta e culturalmente fascista di quattro energumeni e la semplicità, la vitalità innocente e coraggiosa, l’armoniosa creatività di un bravo adolescente. Questi sono i due mondi emotivi, le due visioni della vita, che nella tragedia assassina di Colleferro si sono scontrati. Noi combatteremo. Noi saremo sempre per dare forza a chi non ce l’ha. Per la ricchezza interiore degli “indifesi” e contro chi li “offende” per annientarli”.
Ma l’endorsement più prestigioso è quello di Liliana Segre che ha elogiato Chiara Ferragni per la sua coraggiosa presa di posizione.
“Dovevamo aspettare la Ferragni per dirlo? È stata davvero molto brava e coraggiosa. E ha ragione: siamo alle prese con un problema di mentalità fascista che ancora ci pervade e da cui non facciamo mai abbastanza per liberarci”, così la senatrice a vita in un’intervista a La Stampa. E poi l’influencer è tornata sul caso, “sono stata strumentalizzata”, ha detto prendendosela con i giornalisti che hanno montato un caso politico distogliendo l’attenzione dalla problematica reale. Altri commenti e via.