“I test rapidi per rilevare il Covid-19, anche se costosi e comprati in farmacia, sono inutili e dannosi. State attenti, non fidatevi”, parola di Rocco Siffredi. Brutta avventura per il noto attore porno e la consorte Rosa Caracciolo, entrambi positivi al Covid e sintomatici presso la loro abitazione in Ungheria. La trasmissione del virus è avvenuta molto probabilmente a Roma, dove Siffredi si era recato con la moglie giorni fa per affari.
Piccolo cluster tra figli e domestici
“Siamo partiti da Budapest negativi al 100%. Avevamo fatto i test molecolari”, specifica Siffredi. “Per evitare di dover fare la quarantena al ritorno, come imposto in Ungheria, con tanto di visite a casa della polizia, ci siamo fatti fare un invito ‘business’ grazie al quale è possibile muoversi con libertà”. Una volta arrivati a Budapest il Covid ha cominciato a manifestarsi. “Io e mia moglie abbiamo iniziato ad avere sintomi influenzali e siamo rimasti in casa – continua il pornoattore –. Per ben due volte i test comprati in Italia hanno dato esito negativo. Dopo il secondo ci siamo tranquillizzati e abbiamo riabbracciato i nostri due figli, Lorenzo di 24 anni e Leonardo di 21”. L’indomani anche loro hanno iniziato a sentirsi male. “Ieri mattina (27 ottobre ndr) abbiamo deciso di fare anche un tampone molecolare e alle ore 18 ci hanno chiamati dal laboratorio per comunicarci che eravamo tutti positivi, anche la fidanzata del mio figlio grande, la nostra domestica e il marito. Siamo infetti e con sintomi, tutti”.
Una stretta di mano di troppo
Durante la permanenza a Roma non è bastato adottare molte accortezze per evitare il contagio, a determinarlo pare sia stata una leggerezza al ristorante.
“Io e mia moglie – racconta – siamo stati attenti. Il nostro hotel a Roma era semi vuoto ma i mezzi pubblici erano affollatissimi. L’ultima sera al ristorante eravamo seduti e distanziati ma ci siamo distratti e lasciati andare a qualche stretta di mano di troppo. C’erano alcuni colleghi attori, non del cinema porno. Una persona che era lì ci ha poi chiamati comunicandoci la positività al Covid di uno di loro”.
Siffredi mette in guardia sull’efficacia dei test rapidi in vendita in farmacia.
“È sbagliatissimo mettere in circolazione test fai da te, un business dannoso. Bisogna fare solo esami molecolari. L’altra cosa che non va sono i mezzi di trasporto. A Parigi in aeroporto ci siamo trovati con migliaia di persone addosso”, racconta. “I ragazzi ora stanno meglio mentre io e Rosa abbiamo perso il gusto e abbiamo ancora sintomi”. Le terapie proseguono a domicilio per tutta la famiglia. “Sento al telefono medici italiani e seguo le loro indicazioni, mi sento più tranquillo”.