Un gentiluomo inglese dell’Ottocento, un vampiro che danza nella notte cieca di una metropoli, un licantropo con la luce negli occhi e emozioni impossibili sulla pelle, una adolescente di periferia e il suo ragazzo contrastato, pronto a farla innamorare: il romance ha mille volti e una sola potente emozione. Attraversa generazioni, oceani, mondi reali e immaginari: tutto per colpa o grazie all’amore, dipende dai punti di vista. L’amore bistrattato, perché i romance sono la letteratura debole, quella che sbirci di sottecchi, alla quale ti rivolgi, a volte, come a un secchiello di junk food. Poi vedi che tra i romance c’è Persone normali di Sally Rooney, uno dei migliori esordi degli ultimi anni, dall’Irlanda alle nostre mani per parlarci di una incomunicabile generazione, quella dei millennials. Se su Instagram ci sono più di 20 milioni di post nell’hashtag “romance”, e fiumi di persone di ogni età leggono il genere, un motivo ci sarà.
Ma cosa cerchiamo tra quelle pagine? L’amore, la passione, i brividi delle scene hot? Ogni lettore ha le sue preferenze e soprattutto ragioni che attingono, nemmeno a dirlo, alla vita vera. In una fase di stress così atipica, c’è un richiamo a un tipo di lettura che possa essere evasione, questo emerge, è vero, ma è in generale che si legge di più. E i protagonisti sono loro, i giovani che battono il tempo di questo nuovo modo di essere lettori, che si vuole scandagliare qui. Navigando i mari di chi scrive, di chi recensisce, di chi vende libri e appunto, di chi li legge.
“Leggo romanzi che includono anche la storia d’amore – racconta Emanuela che fa parte di una community online di lettori – ma ci deve essere un contesto accattivante come ambientazione, romanzi mielosi no grazie. Trovo questo genere di romanzi stimolanti e soprattutto leggeri in questo momento di incertezza che stiamo vivendo. Un piccolo modo per evadere dal caos della quotidianità”. I lettori sanno quello che vogliono e anche perché, Antonella non cerca di per sé l’amore nei libri ma “come vengono raccontati i protagonisti”. Luisa poi si confida, “io leggo i romanzi d’amore storici, cerco la felicità che non ho nella vita” e Lucia si racconta così: “Mi piacciono le storie d’amore complicate che finiscono bene, leggo romance perché sono meglio degli uomini che mi sono capitati”. Loretta ammette, “mi fanno credere che sia possibile amare tanto, che alla fine ci sia una speranza”. E c’è chi poi ama solo gli young adult, chi i romanzi di genere come i paranormal romance, seguitissimi, e gli urban fantasy. Insomma, per tutti i gusti.
Chiedere ai lettori perché leggano libri con l’amore al centro, dopo qualche giorno di messaggi privati e risposte in bacheca, diventa una grande terapia di gruppo seppure a distanza, dietro gli schermi dei telefoni. D’altronde come scrive David Herbert Lawrence nel libro L’amante di Lady Chatterley: “Il romanzo, se costruito a dovere, può svelare i luoghi più segreti della vita; perché è proprio, e soprattutto, nei luoghi delle passioni segrete della vita che la corrente delle conoscenze sensitive deve fluire e rifluire, purificante e tonificante”.
Così vale la pena affrontare un viaggio, per capire come nascono queste storie, come fluiscono fino alle nostre emozioni. Partendo da loro: gli scrittori.
Silvia Ciompi e gli amori spacca cuore
“I miei lettori non si attendono sicuramente nessun principe azzurro o donzella che deve essere salvata. Le mie protagoniste hanno il brutto vizio di salvarsi da sole! Ma i lettori si aspettano tanta vita vera, problemi quotidiani e diversità. Personaggi forti e spezzati dal destino”. Un vulcano di energia e storie da raccontare, Silvia Ciompi, classe ’93, toscanissima, la scrittrice che porta tra le pagine i ragazzi ultras, gli amori “spacca cuore”. Ha esordito, prima su Wattpad e poi in libreria, con il romanzo Tutto il buio dei miei giorni, seguito da Tutto il mare è nei tuoi occhi, facendo sognare migliaia di lettrici. A inizio 2021 uscirà la sua novella per Sperling & Kupfer, in formato digitale, su tutti gli store online. Si intitola “Tutto l’amore che resta di noi” e concluderà le vicende delle due coppie protagoniste dei primi romanzi. Poi, in primavera, uscirà il nuovo romanzo, sempre per Sperling, sia in libreria che in digitale. “Intanto io scrivo a pieno regime il testo per il 2022, che è già stato scelto dallo stesso editore, un gruppo di persone meravigliose che crede in me e mi supporta in tutto”, dice Silvia che usa Instagram per raccontare di sé mentre scrive, di solito nella sua camera, di mattina presto, quando tutto scorre meglio.
In quegli occhi grandi ci sono tutte le parole che ha da dire. Tante, tantissime. “La scrittura per me è una forma di evasione, dove posso riversare me stessa, seminando tante piccole parti della mia vita, gioie e dolori, cercando di non farmi scoprire. Negli ultimi anni, durante i quali ho vissuto il periodo più doloroso, a causa di una malattia che ha coinvolto la mia famiglia, la scrittura è stata il mio rifugio assoluto”.
Silvia pubblicava le poesie sul giornalino della scuola alle elementari, e poi è arrivata qualche cicatrice e la voglia di farcela: “Negli anni del liceo, per me davvero duri a causa del mio carattere introverso e problemi di bullismo, mi immaginavo di riuscire a pubblicare un mio romanzo. Pensavo, sai che figata, sai che rivalsa. Poi ho scoperto Wattpad, intorno ai ventidue anni, e mi sono buttata a capofitto in quel mondo”.
La piattaforma di narrazione sociale più famosa del mondo: il social network degli autori e dei lettori. Basta un telefono, e la fantasia. Storie a puntate, di ogni categoria immaginabile, e il contatore delle letture che può arrivare a milioni, come nel caso di Silvia. “Wattpad è sicuramente un’esperienza complessa. Da un lato bellissima perché mi ha permesso di conoscere tante persone, non solo virtualmente, di crearmi un pubblico di lettrici affezionate, di ricevere i primi feedback. Ricordo che ogni volta che mi arrivava la notifica di un commento nuovo, mi emozionavo come una bambina. Dall’altro lato, si creano forti meccanismi di competizione ed essere letti significa anche esporsi alle critiche”.
L’amore è il centro di ogni sua storia. Ma quale amore? “Su Wattpad, per esempio, le storie vendono divise per categoria, e io ho sempre preferito inserire le mie in storie d’amore piuttosto che romanzi rosa. Questo perché mi piace scrivere uscendo anche dai canoni ferrei del genere. Mi piace raccontare l’amore quotidiano, reale, messo alla prova dai problemi che ogni giorno affrontiamo, che siano economici, lavorativi o sociali”. Un legame vero quello che si crea con i lettori: “Sono la mia forza! A distanza di quasi tre anni dall’uscita del mio esordio, non passa giorno in cui non mi arrivi almeno un messaggio con le loro parole piene d’amore per i miei personaggi. Devo tutto a loro, senza non avrei mai continuato a credere in questo percorso così difficile e complesso”.
Per i primi due romanzi si è ispirata alla sua esperienza personale all’interno dello stadio, le storie infatti partono dagli spalti di una curva. “Credo che poi questa sia stata la nota inedita e originale che mi ha fatta notare su Wattpad – spiega – Mi ispiro molto ai miei luoghi, la Toscana, Livorno, il mare, l’Isola d’Elba che sarà protagonista del romanzo in uscita a primavera 2021. Le mie storie parlano sempre di diversità, fisica o psicologica, e questo è un mio modo di esprimere e rielaborare tante ferite che mi porto dietro dagli anni della scuola”. Proprio il fatto di parlare di stadi, e entrare in quel mondo, ha avvicinato i ragazzi ai suoi libri, oltre a tante ragazze, età sotto i trenta ma, specifica, con tante eccezioni.
Allora non è detto che i romance debbano essere rose e cene al lume di candela, dagli spalti alle emozioni, Silvia Ciompi lo dice chiaro e tondo, “preferisco i finali spacca cuore”. I personaggi a cui è più legata, i due protagonisti maschili. “Luca, soprannominato in curva Teschio, è il protagonista di Tutto il buio dei miei giorni e ha molto del mio carattere schivo, taciturno e diffidente. Mirko, protagonista di Tutto il mare è nei tuoi occhi, incarna invece tutti gli ideali ultras che ho sempre guardato con ammirazione, e che mi hanno spinta a scrivere le loro storie”.
E l’ultimo libro che ha letto Silvia?Quando la montagna era nostra di Fioly Bocca, edito da Garzanti. “Un romanzo bellissimo sulla forza della vita e dell’amore e un inno alla montagna”. Bisogna davvero crederle.
Luca Farru, lo scrittore urban fantasy con la saga Quattro
Anonima serata invernale, una sigaretta sul balcone e una storia appuntata al volo sul cellulare: l’ispirazione per la creazione della saga Quattro, è arrivata così, con il freddo pungente. Luca Farru quel momento lo ricorda bene, perché in un modo o nell’altro gli ha cambiato la vita. “Una vocina dentro di me mi sussurrò di non fermarmi, di seguire il flusso di idee e lasciarmi sorprendere. Da quel giorno non mi sono più fermato”. Scrittore di fantasy, Quattro ha raggiunto un milione e mezzo di visualizzazioni su Wattpad, uscirà con Sperling nel 2021, covid permettendo nella prima metà dell’anno. Intanto Luca, mentre continua l’editing del romanzo, sta chiudendo il terzo volume, Il sigillo infernale.
Nato in provincia di Varese, classe 1987, Luca Farru legge più di quanto sia umanamente possibile con una predilezione per il fantasy e le storie d’amore tormentate: legge Sarah J. Maas, Cassandra Clare, Victoria Schwab, Neal Shusterman e ha una dipendenza da shopping compulsivo di libri. Basta dare un’occhiata al suo Instagram, dove oltre al suo profilo c’è anche un account della fanbase di Quattro. A occuparsene è Giusy, lettrice e sua grandissima amica parte di una bella community composta da ragazze e ragazzi (anche over 30) che si è saldata durante l’esperienza nel social network degli autori.
“Wattpad è stato il secondo step – racconta Luca – in realtà ho iniziato con una breve esperienza self che mi ha insegnato che non ero ancora pronto e che non bisogna mai avere fretta di pubblicare, perché gli aspetti su cui lavorare sono tantissimi. Wattpad è stato un trampolino di lancio fondamentale, una piattaforma dove ho potuto far conoscere le mie storie, farmi apprezzare come autore e incontrare tante persone meravigliose con cui sono ancora in contatto”.
I fantasy di Luca in cui l’amore conta tantissimo. “L’amore credo sia l’anima delle storie – continua lo scrittore – ciò che ti tiene incollato alle pagine e crea un legame con il lettore. Amore che si manifesta in forme diverse: c’è quello che l’autore ha per la propria opera, quello tra i personaggi del romanzo, sia esso romantico, fraterno, amicale, e poi c’è quello per la lettura, che forse sta proprio al primo posto”. Quando si scrive un libro, spesso, in un modo o nell’altro, ci si ispira a qualcosa della propria vita, e nel caso del fantasy? “Parlando proprio di Quattro posso dire che mi sono ispirato a un concetto, una domanda che mi sono posto innumerevoli volte. Perché questo genere letterario – che adoro – viene pubblicato solo da autori stranieri? Perché non provare a scrivere qualcosa che io adorerei come lettore? Ecco, sono partito da quest’idea e mi sono lasciato ispirare da tutto ciò che ho amato negli anni: Shadowhunters, Hunger Games, Divergent, The Vampire Diaries, Twilight, The Originals, Charmed, Harry Potter. Insomma, tutte quelle saghe letterarie o telefilm che mi tenevano inchiodato fino a notte fonda e mi hanno fatto emozionare”.
Le vere emozioni, per Luca Farru scattano con gli amori impossibili e tormentati, “quindi – ammette con il sorriso – mi diverto a far correre una corsa a ostacoli ai miei personaggi. C’è molto della mia vita reale in quello che scrivo, un esempio palese sono tutte le ambientazioni attorno a cui ruota la saga Quattro: le ho visitate tutte e mi piace l’idea di poterle farle vivere al lettore attraverso i miei occhi”.
Oltre ai libri, protagonista indiscusso del suo profilo Instagram è Cocco, il gatto, il primo lettore, verrebbe da dire, anche se Luca assicura di avvalersi di due amici fidatissimi, autori, che “sopportano i miei scleri da perfezionista maniacale”.
Scrivere è un impegno, duro, costante, quotidiano. Nel periodo della pandemia è uscita fuori più creatività e bisogno di raccontare. Nella normalità, comunque, Luca scrive la mattina dalle 7 alle 9 e in pausa pranzo, mentre nei weekend non ha orari fissi: “Anche se preferisco la mattina perché è il momento della giornata in cui ho le idee migliori e sono più attento ai vari pasticci, refusi, ripetizioni. Per quanto riguarda il luogo, amerei scrivere al mare, su una terrazza che affaccia sulla spiaggia, ma la realtà è che scrivo in sala, sul tavolo, il bilocale non consente chissà quali altre alternative”.
L’ultimo fantasy che ha letto è La corte di nebbia e furia e ha appena concluso Sulle tracce di Jack lo squartatore. Emozioni, tante, quelle che cercano i suoi lettori: “Credo che cerchino ciò che cercavo io quando ho iniziato a scrivere Quattro. Intrattenimento, passione, un pizzico di magia”.
Ilaria Varese la scrittrice del paranormal romance
Si legge di più, di meno, i numeri delle statistiche, con la pandemia l’universo dei libri è stato messo sottosopra, come tutto il resto. Scioccati, confusi, disorientati e sovrastati dalla quantità di notizie sul covid nella prima fase dell’emergenza in primavera, non sapevamo come reagire. C’è chi si è tuffato nei libri, e alcuni lettori forti che invece hanno tirato i remi in barca per tre mesi. Gli scrittori hanno il polso della propria community, attraverso i social questa nuova generazione di firme non trasmette distanza. Sono lì. In carne e ossa, e così anche i loro personaggi diventano più vicini, veri. Sono gli autori che rispondono ai messaggi privati, ai commenti sotto i post nel feed. Pubblicano storie, coinvolgono i lettori con i sondaggi, mentre scrivono o quando devono comprare una sciarpa.
Lo sa bene Ilaria Varese, 28 anni, studentessa di Lettere part-time all’università del Piemonte Orientale, impiegata amministrativa e scrittrice. Ilaria Varese ha esordito nel 2019 con Luna d’Inverno, il primo romanzo di una saga urban fantasy paranormal romance edita da La Corte Editore, che attualmente conta tre volumi pubblicati. Ilaria Varese ha un rapporto forte con la sua community: “Durante il primo lockdown ho avuto una maggior affluenza di nuovi lettori, alcuni dei quali totalmente estranei al genere fantasy paranormal. Penso che i libri abbiano offerto un metodo alternativo di viaggiare a chi è stato costretto in casa, ma purtroppo molti sottovalutano ancora il potere della loro fantasia. Il biglietto è gratis e la vista è stupenda”.
Dici Luna d’Inverno e appare Gwen con i capelli chiarissimi e la sua natura che sembra tradirla. Unica discendente di una famiglia di licantropi che non ha subito la trasformazione. “Ogni mia storia parte da una domanda – racconta l’autrice – lo sviluppo della trama è il mio modo di cercare la risposta. La vera sfida è riuscirci. C’è molto di me in questa saga, ma è tutto così in profondità che io stessa me ne sono accorta dopo mesi dalla fine della stesura del primo libro. Sembrerà strano, ma Luna d’Inverno è stato un vero e proprio percorso di analisi interiore. Dopo l’epilogo ho tirato un sospiro di sollievo e ho avuto la sensazione che molte cose irrisolte fossero state finalmente archiviate. Ognuno ha il suo metodo per affrontare e superare certe questioni; il mio è scrivere. Be’, questa è la dimostrazione che a volte una storia sui licantropi non è solo una storia sui licantropi”. È sul tavolo della cucina dove tutte le sere scrive che Ilaria Varese ha creato Gwen: “Il personaggio di Gwen è nato nel modo più semplice e crudele possibile: ho preso una giovane ragazza del Tennessee e ho iniziato a toglierle tutto ciò che amava di più. Se a volte sembra un po’ antipatica, probabilmente è per questo motivo”.
Una saga che ha coinvolto moltissimi lettori, “decisamente più ragazze, ma mi ha stupito il numero di ragazzi che si sono appassionati alla saga. Sono molti di più di quelli che credevo e di questo sono felicissima”, si confida l’autrice. La maggior parte dei lettori sono giovanissimi, tra i 15 e i 22 anni, “ma ho lettori anche più grandi e, date le tematiche, secondo me riescono ad apprezzare maggiormente certi aspetti della trama. La protagonista ha 22 anni e gli altri personaggi superano addirittura i 30, quindi non è esattamente una storia che parla agli adolescenti. Ma gli adolescenti spesso sono più maturi di quanto la società creda, perciò va bene”.
Il paranormal romance, come si capisce, ha una forte componente legata ai sentimenti, alle relazioni. “L’amore nelle mie storie è sempre uno degli argomenti principali, accanto alle tematiche della famiglia e dell’identità. I legami affettivi, la passione, le relazioni romantiche – dice Ilaria Varese – sono gli aspetti più importanti della nostra vita, quelli per cui facciamo tutto o magari quelli da cui fuggiamo, che è un altro punto di vista interessante da analizzare. Non potrebbero essere elementi secondari neanche se volessi, e non voglio. Mi diverto troppo!”. Ma i lettori cosa si aspettano? “Credo non si sbilancino mai troppo – risponde schietta – perché mi conoscono e di me non si fidano proprio. Fanno bene, ma penso che in fondo questa inquietudine a loro piaccia. Girano scommesse sulle varie coppie nella saga, se e quando si formeranno, ma soprattutto per quanto reggeranno. Ho il brutto vizio di demolire certezze. Cos’è l’amore senza un po’ di tormento?”.
Chi può mai sapere quindi come andrà, “a me piacciono gli happy ending, ma non credo siano obbligatori per la riuscita della storia. Tra Romeo e Giulietta è finita malissimo, eppure continua a essere una delle più grandi storie d’amore di tutti i tempi. Catherine e Heathcliff, Maria e Nino, Hester e il reverendo Dimmensdale… Rose e Jack! Nessuna di queste storie ha avuto bisogno di finire bene per entrare nel cuore di generazioni di lettori. Non è indispensabile il lieto fine; la cosa importante è che sia un buon finale”. E così i lettori la lasciano fare, d’altronde nei suoi libri trovano “una seconda casa e una seconda famiglia, un posto dove rifugiarsi quando la realtà si fa troppo pesante. E anche un po’ di batticuore, che fa bene allo spirito”.
Tutto per Ilaria inizia su EFP, una piattaforma di fanfiction italiana. “Avevo tredici anni e avevo appena scoperto l’amore per i libri. Ho sentito subito il desiderio di condividere le storie che mi giravano in testa. Da allora non mi sono più fermata”. Poi a un certo punto è arrivata l’esperienza di Wattpad. “È stato il canale inaspettato per farmi conoscere. Quando ho pubblicato il primo capitolo di Luna d’Inverno sulla piattaforma non credevo che avrebbe conquistato così tanti lettori, e invece in pochi mesi si è creata una vera e propria community intorno alla storia. Ne sono rimasta travolta, ma è stato un periodo fantastico!”.
Adesso è concentrata sulla saga Winter Fe’. “Sto lavorando al quarto libro e devo anche darmi una mossa perché ho sentito ventilare una pseudo-data in casa editrice che mi ha messo parecchia ansia, ma sono felice di tenere questi ritmi alti; voglio concludere la saga nel più breve tempo possibile perché ho altri progetti in mente, altre storie che ho una voglia matta di scrivere, ma non posso dedicarmici finché ho attiva questa. L’unico lato negativo delle serie più lunghe di tre libri è che ti bloccano per anni, ma ho intenzione di fare in modo che ne valga la pena, per me e per i lettori”. Ad assicurarsene, oltre alla sua editor, un paio di amiche fidatissime, entrambe scrittrici, “a cui faccio leggere pezzi della storia ancora in fase di stesura e a cui chiedo consiglio quando qualcosa non mi convince. Uno sguardo oggettivo mi aiuta a capire se sto andando nella direzione giusta e poi sopportano le mie crisi, che non è poco!”.
Come molti amanti dell’urban fantasy, anche Ilaria Varese è reduce dalla lettura di Midnight Sun, la versione di Twilight dal punto di vista di Edward. “Dovevo conoscere il punto di vista di Edward e, nonostante le quasi 800 pagine di strapippe mentali, posso dire che ne è valsa la pena. Adoro i punti di vista maschili!”. Come darle torto.
Il mondo delle bookblogger
A proposito di punti di vista: hanno blog, social attivissimi, recensiscono le novità, fiutano esordi, criticano storie e si infiammano nei dibattiti online perché sono super appassionate di libri. La presenza delle bookblogger in rete è diventata ormai una realtà consolidata, per gli autori e anche per le case editrici che a volte collaborano con loro inviando copie digitali e cartacee. Un’angolazione da un certo punto di vista privilegiata, quando si parla di tendenze e di social. E di certo i romance, e i romanzi con al centro le storie d’amore, sono uno dei filoni che più crea interesse e fa anche discutere.
A spasso coi libri
I lettori cercano le emozioni. Lo dice subito Marianna De Pilla, blogger di A Spasso coi Libri. “L’amore è il primo pensiero del mattino e l’ultimo prima di dormire, la ragione per cui vivere spettinata, sorridere e fare follie. L’amore è l’unica chance per atterrare su un altro pianeta, avere la testa fra le nuvole, le orecchie ovattate, gli occhi a cuoricini, le farfalle nello stomaco. L’amore è anche però struggimento, mancanza, confusione, lacrime, sofferenza, dolore, movente per commettere un crimine e rovinarsi la vita. L’amore è prismatico, non ha regole, è unico. L’amore è l’input più gettonato per scrivere testi di canzoni, sceneggiature e naturalmente libri”. Una strada che secondo Marianna è un modo per uscire dalla stretta della quotidianità. “Diciamoci la verità, in tutto questo grigiore odierno, fra mutui e bollette da pagare e lavori instabili, l’unica cosa in grado di colorare le nostre vite è proprio l’amore. Ed è per questo che si leggono romanzi rosa, per tutto il bello che l’amore può dare anche quando ci ha delusi. I romance provocano quel tipo di empatia che scatena la ola allo stadio, innescano immedesimazione come nessun’altra letteratura di genere riesce a fare, fanno sognare ad occhi aperti magari un finale diverso per la nostra storia d’amore”. Proprio come, in effetti, hanno testimoniato diversi lettori.
“Il mercato dei libri rosa è in espansione, specie in un momento delicato come questo, in cui la necessità di continuare a sperare si tramuta in letture d’evasione con finali positivi. Quindi – dice Marianna – cosa c’è di meglio di un romanzo rosa per avere, almeno su carta, l’ambito happy ending?”.
Eppure, grava ancora sul genere una forma di snobismo. “La mia esperienza di blogger nella giungla delle pubblicazioni editoriali mi ha confermato che i vecchi pregiudizi nei confronti del romance sono ancora intatti, seppure gli haters siano diminuiti in numero percentuale c’è ancora chi li considera libri per casalinghe disperate, donne frustrate e gattare solitarie. Vero è che le prime pubblicazioni moderne del genere si limitavano a trame banali ed insussistenti, ma di acqua sotto i ponti ne è passata e il romance ne ha fatti di passi avanti, diventando brioso e brillante come nei libri di Sophie Kinsella, drammatico e riflessivo come nelle storie di Colleen Hoover e Susan Elizabeth Phillips, versatile come nei testi delle mie amate Federica Bosco e Alessia Gazzola. Il rosa puro, quello etichettato dai lettori snob, ormai è confinamento di alcune piccole case editrici, di una buona fetta di autrici esordienti che si autopubblicano, o di collane editoriali economiche di talune big per la nicchia di lettrici affezionate al genere”.
In quanto a tipologia di romance, non manca la scelta. “I più gettonati, secondo i parametri indicativi delle condivisioni social, sono i new adult, seguiti dai contemporary romance, e infine gli young adult. Il lettore medio – continua la blogger – non fa distinzione tra le varie categorie, ma i lettori giovanissimi tendono a non leggere i contemporary, perché sono distanti dalle loro problematiche generazionali. Il paranormal romance ha invece grande presa di pubblico perché l’amore impossibile tra un umano e un mutaforma ha quel giusto ‘angst’ che piace da morire e che ha fatto, ad esempio, della saga di Twilight un mito. Oggi poi, le pubblicazioni accurate e le linee di marketing incisive ed ironiche come quelle di Oscar Vault hanno segnato il gol decisivo nelle scelte del lettore di ogni età”. Letture di nicchia invece – secondo Marianna di A spasso coi libri – restano gli erotic romance, i dark romance e i chicklit, più apprezzati dagli “enta” e oltre che da altre fasce d’età.
Un fenomeno molto diffuso in ambito romance è quello del self publishing. Anche su questo la blogger ha le idee chiare: “I self publishing sono una categoria a parte. Andando al nocciolo della questione, se non c’è una community che sostiene l’autore con condivisioni, sponsorizzazioni gratuite e acquisti one click, l’autore, specie esordiente, ha poche speranze di emergere. Bisogna fare rete per farsi conoscere ed apprezzare, è la vecchia politica ma sempre attuale ed efficace del cliens romano. Infatti, quelle che ce la fanno molto spesso sono blogger o instagrammer con un discreto seguito di followers. Il merito è un valore aggiunto, e soprattutto secondario in questo caso”.
Marianna legge romance ma alterna moltissimo, “ho bisogno di colpi di scena e cliffangers che la maggior parte delle volte nei romance mancano. Ho bisogno dell’effetto stupore, se non mi sorprende e non mi coinvolge può essere la migliore storia del mondo ma per me è solo un flop. Fra le varie categorie non ho preferenze, ma escludo a priori l’erotic romance perché sono del parere che il sesso è meglio farlo che leggerlo, e il dark romance in quanto l’aspetto della violenza fisica e psicologica è argomento da discutere nelle sedi opportune e non elemento che incita all’accettazione di comportamenti riprovevoli. E nota dolente, leggo solo autori self che ormai sono rientrati nella mia classifica di gradimento, con gli esordienti sono piuttosto scettica, perché orientarsi nel marasma delle prime pubblicazioni è caos puro, e scegliere un’impresa assai ardua”.
Il libro consigliato da Marianna De Pilla? “Se volete leggere un libro completo che sia romance solo in parte, e che abbia anche elementi di giallo, di medical drama, e di letteratura formativa, allora dovete leggere L’Allieva di Alessia Gazzola”.
Bookspedia
“I romance sono un argomento spinoso per quello che riguarda il mondo dei blogger”. Sara Zannoli è l’amministratrice di Bookspedia, online dal 2015, è di Cesena, in Emilia-Romagna e oltre a leggere, passa il suo tempo con Trilli e Neve, due gatti. Ha studiato Economia e Commercio ma ha tutte le intenzioni di prendere un master in giornalismo. “I romance spesso sono catalogati come letture di serie b – dice Sara – e di conseguenza anche il blogger stesso sembra quasi venire sminuito da questo. Personalmente, quando ho aperto il blog, il romance era bene o male il 90% di quello che leggevo, col tempo e con l’evolversi delle pubblicazioni italiane, che in questi due ultimi anni vertono tantissimo sul fantasy e sui libri per ragazzi, devo dire di leggerne quindi meno, anche perché sono pochi ormai quelli che catturano il mio interesse. Questo non toglie il fatto che, non appena vedo un titolo che mi ispira o un’autrice romance di fiducia, non esito a tuffarmi in queste storie”. Tra le varie sfumature di romance, Bookspedia preferisce gli young adult perché “troviamo sicuramente una storia d’amore in mezzo, ma adoro vedere i protagonisti affrontare un determinato tipo di percorso che permette loro di crescere, di affrontare il passato e quindi non si parla solo di amore ma di crescita, di saper affrontare i propri demoni e trovo sia molto riflessivo, soprattutto di impatto anche per i lettori”.
Legge pochissimo self publishing, “lo faccio solo se il titolo che mi viene proposto è totalmente nelle mie corde e ovviamente mi chiama a gran voce”. Dalla community di Bookspedia vengono molto apprezzati i new adult, lo young adult e i contemporary romance: “Soprattutto penso tanti, come me, apprezzino quell’amore contrastato che ci fa sudare per il lieto fine perché ci tiene incollati alle pagine fino alla fine e allo stesso tempo, visto che speriamo tutti in un finale felice, ci permette di avere ancora un po’ di speranza nel mondo”.
Un libro da leggere secondo Bookspedia? “Scegliere un solo libro è quasi impossibile ma ho deciso di propendere per uno dei miei preferiti di quest’anno ossia Un diavolo arrogante di R.S. Grey, che mi ha fatto divertire ma anche emozionare perché al suo interno non c’era solo continui battibecchi o una storia d’amore che si prendeva il suo tempo per nascere, ma un bellissimo messaggio lanciato dall’autrice che vale la pena conoscere”.
Chronicles of a bookaholic
Aspira a diventare magistrato, Maria Cristina Vicino, 26 anni, blogger di Chronicles of a bookaholic. Laureata in Giurisprudenza, ama cucinare, viaggiare e chiaramente leggere. Il Sogno nel cassetto? Scrivere qualcosa di suo. Il suo motto è “Sii gentile e abbi coraggio”, proprio come nel live action di Cenerentola. “L’anno scorso i romance erano presenti sul blog tanto quanto i fantasy, perché entrambi rappresentano i miei generi preferiti. Tuttavia, quest’anno ne ho ridotto il numero dopo alcune letture deludenti, cercando di puntare solo sulle mie autrici sicure”. Tra le varie tipologie di romance ama i new adult: “Raccontano le interazioni romantiche tra ragazzi che non sono più adolescenti ma non sono ancora del tutto formati. Adoro in particolar modo le storie che seguono il trope dell’hate to lovers, perché l’atmosfera che si crea mi intrattiene sin dalle prime pagine”.
Le sue autrici preferite in fatto di romance, scrivono in self publishing: Bianca Marconero e Alessia Esse. “Altre autrici che scrivono d’amore e che apprezzo molto – racconta la blogger – sono Patrisha Mar, Angela Contini e Leila Awad. In generale, ho notato che il romance sia il genere più diffuso tra le autrici self”. Per quanto riguarda la sua community, una buona parte segue il romance, sia young adult che new adult. “L’età varia dai 17 ai 34 anni – spiega Maria Cristina – perlopiù si tratta di ragazze ma ci sono diversi ragazzi con cui interloquisco che non si pongono limiti nella scelta del genere. Apprezzano soprattutto le storie d’amore contrastate, anche quelle più improbabili, con una tendenza verso il bad boy. Non mancano le sostenitrici dei bravi ragazzi come Cam della serie Ti aspettavo o Peeta di Hunger Games. Insomma, ai miei lettori piace ciò che li emoziona”. Un genere il romance che, evidenzia, ha attratto di più in questo periodo, per evadere grazie ai sentimenti.
Un libro consigliato da Chronicles of a bookaholic? “Sono in crisi, io ho amato diversi libri di questo genere. Volendo rimanere sul tono scanzonato e sulla leggerezza, consiglio Mr. romance di Leisa Rayven”.
Esmeralda viaggi e libri
E chi legge lo sport romance? Sicuramente Sonia Donelli blogger di Esmeralda viaggi e libri. Architetto trentacinquenne che nella vita fa la prof di arte e immagine, ma all’occorrenza anche di sostegno. Esmeralda, come firma le sue recensioni, ha aperto il blog nel 2016 e poi ha allargato il progetto grazie alle collaboratrici. “Ho deciso di unire le mie più grandi passioni in un unico luogo: l’amore per l’architettura, l’interesse per la fotografia, la continua voglia di viaggiare e conoscere, con budget sotto controllo, e ultima, ma assolutamente non meno importante, l’irrefrenabile bisogno di leggere in continuazione, colpevole di essere romance, e non solo, dipendente”. Tanto è vero questo che ci sono collaboratrici che si occupano solo di romance e Sonia ne legge anche cinque al mese, libri che recensisce con una community di followers che va dai tredici ai sessant’anni.
“Gli young adult e i new adult con ambientazione college sono tra i miei preferiti in assoluto – racconta la blogger di Esmeralda – perché mi fanno tornare indietro nel tempo a quando anch’io ero ragazza e mi rivedo in alcune situazioni, anche se il genere maschile dei romance è inarrivabile, sono creati apposta per farci sognare. Nel genere contemporary romance raramente mi perdo un’uscita sport romance, il football americano è il mio preferito: Susan Elizabeth Phillips con la sua serie Chicago Stars è la regina di questo sport. Ma non disdegno gli altri sport e gli altri sportivi. Mi piace anche quando la protagonista è una stella nascente in qualche disciplina. Invece i music romance mi prendono meno, forse perché non sono appassionata di musica. Se parliamo di paranormal romance e fantasy con molta importanza data alla storia d’amore vado in brodo di giuggiole, la serie che mi ha fatto avvicinare così tanto alla lettura è Twilight, e ho detto tutto. Ci tengo a precisare che detesto, nonostante sia un genere di grido, il dark romance, e l’erotic poi mi ha stufato da parecchio tempo. Il sesso fine a se stesso e la violenza non fanno per me, voglio la storia d’amore senza, passami il termine, stranezze, ossessioni, maltrattamenti e chi più ne ha più ne metta”.
Anche Sonia segue alcune autrici self publishing, su tutte Jenny Anastan. E poi tra le autrici che ama ci sono Benedetta Cipriano, Arianna Di Luna, Anna Nicoletto, Valentina Ferraro, Naike Ror, Bianca Ferrari, Paola Chiozza. “Tutte bravissime e seguitissime, che hanno pubblicato anche con case editrici grandi e piccole”.
I lettori secondo Sonia cercano l’amore complicato, sofferto. “Tra le nostre lettrici sono molte le innamorate del romance e le capisco perfettamente è un genere facile e immediato che ti permette di sognare e ti dona tantissime emozioni. Credo che si cerchi la sofferenza, che in inglese viene identificata col termine ‘angst’. Le storie lineari possono anche andare ma sono troppo leggere e poi lasciano poco, più l’amore è reso difficile dai protagonisti, quindi contrastato, a volte anche frustrante, più rende viva e dinamica la lettura”.
Un libro consigliato da Esmeralda viaggi e libri? “Uno solo è estremamente difficile, ma voglio provarci lo stesso. Mi butto su un contemporary romance che credo possa andar bene per tutte le fasce di età e ti dico, “E se fosse lui quello giusto?” di Susan Elizabeth Phillips. Questo è il libro con cui l’ho conosciuta e da allora non mi sono persa una sua pubblicazione. Per me quando esce un suo libro è come la mattina di Natale quando ero bambina”.
Il regno dei libri
Un romance buono, di qualità, è quello senza cliché. Eliana Finocchiaro, classe ’85, blogger con Il Regno dei libri dal 2016, scrive da Catania, città dove è nata e cresciuta. Si descrive così: “Mamma a tempo pieno, avvocato nel tempo libero, lettrice per natura, blogger per passione”.
Il romance è stato il suo primo amore. “In tutte le sue varie declinazioni, il romance mi è sempre venuto in soccorso. Un bel romance ci sta sempre, ecco cosa mi trovo a dire spesso. Se negli anni dell’adolescenza – racconta Eliana – i romance young adult mi hanno fatto sognare ad occhi aperti, via via è stato grazie a quelle storie che ho iniziato a comprendere meglio cosa potesse essere l’amore vero, che tipo di rapporto io volessi e quale genere di uomo volessi accanto. Sebbene da ragazzina leggessi prevalentemente romance, oggi sono diventata una lettrice sempre più onnivora. Paradossalmente oggi leggo più libri per ragazzi e fantasy ma, come dicevo, un bel romance ci sta sempre, quindi, sebbene non abbia una quota romance fissa, è sempre una gioia quando mi ritrovo un buon romance in mano”. Ecco però che per la blogger la parola chiave è “buono”. Cioè “un romanzo autentico, dove non prevalga né il buonismo né il suo opposto – spiega Eliana del Regno dei libri – un romanzo i cui protagonisti appaiano reali, con pregi e difetti, e dove la storia sembri non piegarsi ad alcun cliché. Non ce ne sono tantissimi in giro eh, lo premetto”.
C’è però nel settore un pregiudizio nei confronti del romance: “Lo si addita ingiustamente, etichettandolo come sterilmente frivolo. Un buon romance non è mai sterile, fa riflettere, permette al cuore di mettersi in gioco, ai sentimenti di provarsi, alle emozioni di esplodere, come potrebbe mai essere sterile? Oggi più che mai credo che il mondo abbia bisogno di emozioni ed i romance questo lo sanno fare benissimo, da quelli puri a quelli di genere. Indistintamente. Avendone letti molti oggi forse mi trovo però più smaliziata ed esigente, lo ammetto. Il romance vive di emozioni, una penna frenata che dimostra di seguire un copione e di non avere il coraggio di esporsi, di soffrire, di scavare, una penna bloccata dalla paura, no, questo non fa per me. Con queste premesse credo che il buon romance sia senza tempo, che possa attrarre lettori di qualsiasi genere ed età, far incontrare il libro giusto al lettore giusto è un po’ il compito di noi blogger e di chi naturalmente opera nel settore”.
Scattando una fotografia, per Eliana, che sul blog si firma Ely come la chiamano in famiglia e gli amici, i giovani leggono di più: “A causa del periodo oscuro che stiamo affrontando la nostra vita è decisamente cambiata, spero che più persone si riscoprano lettori appassionati, finalmente oggi si legge di più – prevalentemente sono i giovani a leggere di più – ed io credo che le case editrici stiano facendo un ottimo lavoro perché stanno mettendo in catalogo proposte che possano soddisfare un eterogeneo gruppo di lettori. Sugli scaffali delle librerie ci sono tantissimi ottimi titoli appartenenti a generi letterari diversi e questa è una conquista che mi rende felice, perché nessun genere letterario deve essere demonizzato, un buon romanzo è un buon romanzo, a qualunque genere esso appartenga”.
Il libro che consiglia Il Regno dei libri? Il cavaliere d’inverno di Paullina Simons. “Quello sì che per me è un capolavoro che trasuda sentimento ed autenticità ad ogni pagina. Indimenticabile. Non credo di aver mai trovato un romanzo di pari forza emotiva. Leggo romance anche in self, s’intende, e le mie autrici preferite sono Bianca Marconero e Susy Tomasiello”.
Il salotto del gatto libraio
Preferisce fantasy e thriller ma se il protagonista è il classico bello e impossibile, allora si tuffa anche nei romance. Sonia Graziano cura il blog Il salotto del gatto libraio, ha 38 anni ed è super attiva: pallavolo, beach volley, eventi, corsi, fotografia. Ha scelto quel nome per il blog perché “probabilmente nella mia vecchia vita ero una strega e proprio per questo ho un’affinità talmente forte con i gatti, che anche i randagi alla fine mi si avvicinano sempre e si lasciano fare una grattatina di orecchie. Potevo quindi non unire le mie due passioni i gatti e i libri? Da maggio 2015 sono quindi approdata in rete per parlare di Libri, fumetti e graphic novel e grazie anche al supporto di due grandi amiche Annalisa Arcole e Sarah Arenaccio, sul blog si trovano anche recensioni di Cinema, Videogiochi, Serie tv”.
Nei vari tipi di romance, “gli young adult sono storie molto dolci, ricordo infatti che ad avvicinarmi a questo genere è stata la lettura di Oltre i limiti di Katie McGarry, però devo dire che non li digerisco troppo a causa del loro instant love. Preferisco quindi di gran lunga i new adult e i paranormal romance – dice Sonia – l’importante però che non siano erotici. Non voglio fare la puritana ma alcuni a volte sono veramente esagerati, ho letto cose che voi umani neanche immaginate”. Per quanto riguarda la audience del suo blog: “Appena ho aperto il blog venivo seguita molto da un pubblico adolescenziale ora, anche dalle statistiche viste, il target si è alzato molto quindi forse è anche per questo che vedo più seguito nei romance per adulti che in quelli per ragazzi. Non so se il target sia cambiato a causa di quello che sta accadendo nel mondo, fatto sta che ora a scrivermi e a chiedere consiglio, sono gli adulti. Sicuramente in molti, anche per evadere dalla realtà, hanno iniziato finalmente a leggere, un esempio è proprio mio marito. Quindi vediamo il piccolo lato positivo di questa catastrofe, almeno a causa di questa pandemia abbiamo ricominciato a prendere i libri in mano”.
Il libro consigliato dal blog Il Salotto del gatto libraio? 9 Novembre di Colleen Hoover, “una storia intensa, dolce, drammatica e divertente”.
Le mie ossessioni librose
Legge 200 libri ogni anno, e la metà sono romance: è Dolci del blog Le mie ossessioni librose, 47 anni, dalla provincia di Roma, lettrice vorace di thriller, horror, distopico, romance, mm, ed è amante della pizza, della cartoleria e del rosa, come si capisce dal suo blog. I romance sono un modo per staccare dalla realtà: “Lavorando in uno studio medico, in un periodo così difficile, per me il romance è un luogo in cui posso riposare la mente, dimenticare i problemi quotidiani”.
Per quanto riguarda i diversi generi: “Preferisco sicuramente young adult e new adult, soprattutto se hanno una componente sportiva. Non disdegno il semplice contemporary romance – racconta la blogger – anche se non amo le storie troppo sdolcinate. I personaggi devono essere ben definiti caratterialmente e non apprezzo particolarmente i soliti perfettini che non sbagliano mai. Ultimamente mi sono appassionata ai mafia romance e ai dark romance”.
Gli autori self, prima ne leggeva di più: “Ora sono rimasta a pochi fedeli di cui mi fido. Purtroppo, ho notato che troppi appartenenti a questa categoria sono supponenti e convinti di aver scritto il capolavoro del secolo. Non accettano critiche anche se poste in modo educato ed esplicativo”. In generale tra i lettori del suo blog, seguito da ventenni fino ai quarantenni, “le storie più apprezzate sono quelle complicate, con i personaggi che vivono un rapporto amore-odio e qualche scena hot a ravvivare il tutto”.
Un libro consigliato dal blog Le mie ossessioni librose? Per te solo io di Tillie Cole.
Le recensioni della libraia
Gli stereotipi vanno bene se affrontati con creatività, questo è il punto di vista di Virginia Leoni, di Genova, quasi 40 anni, giornalista, bookblogger, lettrice insaziabile e admin del blog Le Recensioni della Libraia: spazio nato nel 2014. Virginia legge tutti i generi, compresa la letteratura per l’infanzia insieme ai suoi due splendidi bambini di 6 e 4 anni.
Il romance è un mondo al quale è approdata in questi ultimi anni: “Tra tutti preferisco i contemporary romance, meglio se i protagonisti sono un po’ più grandicelli dal momento che lo sono anche io. Mi piace soprattutto che nei romance vengano affrontati i sentimenti, intendendo in questo termine l’ampio spettro di emozioni che proviamo come esseri umani. Mi piacciono anche gli stereotipi, se affrontati in maniera creativa. Leggo anche autori indi, soprattutto se già li conosco. Ci sono davvero tante uscite ogni settimana – dice la blogger – sia in self che di case editrici e, per cercare di stare dietro a quelle che mi interessano di più, devo per forza fare una selezione”.
La community che segue Le Recensioni della Libraia è abbastanza eterogenea: “Tra le tematiche che piacciono di più c’è l’amore contrastato, meno la passione. Penso che mi seguano soprattutto utenti over 30 e che quindi ricerchino tematiche più affini, contrasti, rinascita da momenti difficili, oppure romanzi di intrattenimento divertenti e leggeri”. Non ci sono più lettori del genere rosa in questo periodo di pandemia, secondo la sua osservazione, ma in generale più persone si sono avvicinate ai libri.
Il libro consigliato dal blog, Le recensioni della libraia? “Per comprendere davvero la bellezza del rosa bisogna leggere Colleen Hoover, tra tutti consiglio Un ricordo ti parlerà di noi”.
Leggendo romance e non solo
Il nome del blog dice tutto, Leggendo Romance e non solo è gestito da Deborah, di Bologna, blogger dal 2014 con la passione per i libri, ma anche per il digital marketing e il web design che occupano parte del suo lavoro nella vita.
“Questo genere occupa almeno l’80% delle mie letture, con una particolare preferenza verso fantasy e suspense romance. In questi anni – spiega Deborah – mi è capitato spesso di leggere molti autori self, infatti il romance è certamente uno dei generi più prolifici in questo panorama”. La sua community è composta prevalentemente da donne, tra i 25 e i 40 anni, con una predilezione verso ai paranormal e i fantasy. “Durante la pandemia ho notato che l’interesse verso questo sottogenere è aumentato, e penso che il motivo si debba ricercare nel desiderio di staccare la mente dalla situazione reale e limitante che ci troviamo a vivere”.
Il libro consigliato dal blog Leggendo romance e non solo? “Sei il mio sole anche di notte, di Amy Harmon: non solo una storia d’amore, ma una lettura capace di far riflettere sui reali valori della vita”.
Letture a pois
I romance hanno rappresentato il suo primo amore come blogger: Manuela Menna cura il blog Letture a pois. Maestra di scuola primaria e mamma di due ragazzi nel pieno dell’adolescenza, ama leggere, anche se la passione è arrivata tardi. “Qualche anno fa una ragazza mi ha proposto di entrare nel suo staff come recensore e poi da lì mi sono staccata per diventare io stessa una blogger. Letture a pois è nato due anni e mezzo fa, possiamo dire che è ancora un neonato in questo panorama vastissimo, ma mi porta tante soddisfazioni personali. Leggo tanti romance, a dire il vero ho iniziato leggendo solo quelli. Adesso spazio un po’ di più, ma devo dire che in un anno il 50% delle mie letture e forse anche di più sono libri rosa. Mi sono avvicinata al rosa da adolescente. Non sono una donna appariscente e da bambina ero bruttina e cicciottina, quindi leggere queste avventure mi faceva sognare. Inoltre, sono un’inguaribile romantica, sogno ancora il principe azzurro e il romanzo rosa mi trasporta in un mondo diverso dal quotidiano trasmettendomi emozioni positive. Chi segue il mio blog ha soprattutto la mia età, tra i 40 e 60 anni, e sono più donne che uomini, ma di recente ho visto arrivare anche commenti da persone più giovani, soprattutto ragazze”.
Tra le varie possibilità che offre il romance, Manuela preferisce lo young adult: “Qui entra in gioco la mia professione – dice la blogger di Letture a pois – sono un’insegnante e conoscere la vita e la modalità di reazione dei ragazzi mi piace. Scoprire cosa scatta nella loro mente se una storia finisce o se a scuola c’è qualcosa che li disturba. Ho visto tante sfaccettature del mondo adolescenziale leggendo young adult. Detto questo, non disdegno i chiklit o i classici rosa che sono bellissime favole”.
Non ha pregiudizi, legge di tutto, dagli autori self a quelli pubblicati dalle case editrici: “Ho letto anche esordienti e ho trovato belle storie. Ho avuto anche delusioni, ma è normale. Comunque, ormai gli autori di romance sono talmente tanti. Recentemente ho iniziato a prediligere autori che conosco”.
Un libro consigliato da Letture a pois? “Tutta colpa di New York di Cassandra Rocca, una favola romantica molto moderna”.
E in libreria che succede?
Perché i libri li andiamo a acquistare in libreria. E lì ci sono i librai, esperti, vigili, pronti a capire quali siano le tendenze e come vengono veicolate. Flavia Di Pietro è la responsabile della libreria della catena Librerie Coop a Guidonia Montecelio, terza città del Lazio a due passi da Roma.
“In questa libreria i romance sono abbastanza letti, si vendono mediamente bene, si vendono di più le autrici classiche che hanno creato il genere, cioè la Casati Modignani, Danielle Steel, Nicholas Sparks. I nuovi autori vengono veicolati da Wattpad e dai social, e hanno un pubblico di lettori molto giovane. Quello che mi ha sorpreso in questa libreria è che i classici del romance, come appunto Danielle Steel, che normalmente sono letti da lettrici over 50 anni, qui da noi sono scelti invece anche dai giovani. E sono tutte donne”. In questo periodo, assicura Flavia, vanno molto le storie d’amore legate al Natale, le cover che richiamano l’ambientazione delle feste.
Ma in generale quanto si legge? E come sta cambiando la lettura?
Come hanno raccontato alcune blogger, nel periodo del lockdown qualcosa nel modo di vivere la lettura è cambiato. Non solo per il genere romance, ma complessivamente si è letto di più. A dirlo è l’ultima indagine sull’uso del tempo del Rapporto Annuale 2020 dell’Istat. Quello che è avvenuto durante il lockdown appare di particolare interesse – spiegano all’Istat – la lettura di libri ha interessato, in un giorno medio, il 26,9 per cento della popolazione di 18 anni e più, con una quota maggiore di donne (30,8% contro 22,7 % per gli uomini) e di giovani fino a 34 anni (32%). La lettura di e-book e/o libri online ha riguardato il 7% della popolazione soprattutto giovani, due terzi dei quali donne.
In generale secondo le rilevazioni dell’Istat, i giovani continuano a leggere molto e le donne più degli uomini. Non solo. Dai numeri alle testimonianze, è chiaro come leggere sia sempre di più un’azione che comincia prima di acquistare un titolo in libreria, che inizia sui social sempre più motore della diffusione dei libri, delle opinioni, delle cover, delle storie. Lo sanno bene le case editrici che hanno ridisegnato il proprio marketing, ma lo sanno bene i nuovi lettori che hanno ampliato così l’esperienza della lettura. Non è solo intima, personale, qualcosa che si risolve nel rapporto con se stessi. È comunitaria, la lettura social e sociale, naviga nel web in varie forme, con tante ispirazioni e così, non si conclude quando si chiude l’ultima pagina di un libro. Continua anche dopo, commentando le recensioni, scrivendole su un blog, nei commenti di un post, mandando una reaction alle storie di uno scrittore.
Non ci sono, infatti, solo i bookstagrammer, gli you tuber, ma proliferano club dei libri online, gruppi Facebook per genere letterario, in cui cioè la geolocalizzazione non si fa con la mappa delle città, ma con i gusti. Chi vuole leggere una storia, o magari scriverla, può poi creare un account su Wattpad. Ci sono generi di ogni tipo, romance, new adult, mystery, fanfiction. Qui, nel political romance, ha trovato spazio anche il premier Giuseppe Conte: diventato protagonista di trame d’amore a volte veramente complicate.
Ma questa è un’altra storia.