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Casa e emergenza sanitaria: focus sulla Toscana. I dati

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La centralità della casa è stata messa in luce in modo molto evidente dall’emergenza sanitaria. In questi ultimi mesi, lockdown e restrizioni hanno costretto milioni di persone a passare buona parte del proprio tempo tra le mura domestiche, in molti casi anche per lavorare. La Toscana riparte dal 9° rapporto sulla condizione abitativa regionale, basato sui dati del 2019 pre-pandemia: il documento, analizzato dall’assessora Serena Spinelli, offre spunti interessanti per affrontare la situazione attuale, resa più complessa dall’emergenza e dalla crisi.   

Come scongiurare l’emergenza abitativa

“Occorre dare una sempre maggiore centralità al tema della casa, in un anno nel quale si sentiranno in maniera ancora più forte gli effetti recessivi prodotti dall’emergenza Covid. Penso, per esempio alle ricadute che si avranno quando terminerà il blocco degli sfratti. Serviranno perciò risorse e risposte strutturate, anche con modalità straordinarie, che vedano la massima collaborazione ad ogni livello istituzionale tra Governo, Regioni ed Enti locali, insieme alle associazioni e alle categorie coinvolte, per arginare il più possibile le condizioni di disagio e scongiurare l’emergenza abitativa”. Lo ha detto l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli concludendo l’iniziativa di presentazione del rapporto sulla condizione abitativa redatto dall’Osservatorio Sociale regionale in collaborazione con Anci Toscana e il Settore Politiche Abitative della Regione.
“Il Rapporto – ha commentato l’assessora – presenta le evidenze relative all’anno precedente alla fase emergenziale, ma è una fotografia preziosa della situazione abitativa in Toscana. Servirà come strumento di lavoro per i prossimi mesi, quando i numeri ci restituiranno un quadro, reso ancora più complesso dalle conseguenze economiche e sociali della pandemia, che ha colpito in particolare le categorie più fragili e allargato la base dei bisogni. Per questo sono e saranno necessari strumenti altrettanto articolati: trovare una risposta adeguata a chi ancora è in attesa di un alloggio Erp e individuare soluzioni di affitto calmierato attraverso interventi di edilizia sociale, per un sostegno mirato a una fascia media impoverita dalla crisi in corso, anche in relazione a piani innovativi di rigenerazione urbana, di sostenibilità ambientale ed energetica, di qualità del vivere e dell’abitare”.     

Casa ed emergenza sanitaria

La condizione di disagio di alcune famiglie è stata notevolmente amplificata soprattutto dal primo lockdown. Al termine del blocco degli sfratti occorrerà studiare nuove soluzioni per contrastare queste situazioni di difficoltà. 
“Con l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 e le ripetute chiusure – ha proseguito Serena Spinelli – restare in casa è stata una condizione abituale che ha ancora più reso evidente la condizione di disagio abitativo in cui versano migliaia di famiglie anche in Toscana, in un anno che ha visto ampliarsi la forbice delle disuguaglianze interne alle nostre comunità. Gli effetti di questa situazione potrebbero amplificarsi nel 2021 se cesserà l’utilizzo di alcuni ammortizzatori sociali e non verranno confermate alcune misure ad hoc: nel caso della casa, potrebbe risultare fortemente critico il termine del blocco degli sfratti. Saremo chiamati ad intervenire, oltre per chi si troverà immediatamente in situazione di difficoltà, anche per che vi si potrebbe trovare, cercando di prevenire quelle situazioni di estremo disagio economico che impediscono di far fronte alle spese dell’abitare (affitti, mutui, spese di condominio, spese per bollette e manutenzione degli alloggi) e per le quali si sono già create situazioni di indebitamento”.

I dati del rapporto

Nel 2019 i numeri delle compravendite hanno segnato ancora una volta un segno positivo (+1,5%); confermata rispetto al 2018 anche una lieve flessione dei prezzi. Il mutuo resta lo strumento principale registrato nelle transazioni: caratterizza il 52,7% delle compravendite. Aumenta la durata media di questi rapporti (da 23,7 anni a 24,1) e diminuisce la rata media, che si attesta a 594 euro rispetto ai 606 del 2018.
Per quel che riguarda le locazioni il mercato resta stabile. Complessivamente l’andamento medio dei prezzi è in diminuzione se si esamina un arco decennale, seppur con differenti intensità nei vari comuni. Il Fondo sociale per l’affitto per il 2019 ha avuto a disposizione risorse pari a circa 11 milioni di euro, di cui solo il 6% proveniente da stanziamenti ministeriali del 2019, mentre le restanti quote provengono da Regione, Comuni e residui degli anni precedenti. 
In Toscana il patrimonio dell’Edilizia Residenziale Pubblica è composto da circa 50 mila alloggi, nell’anno 2019 sono entrate a far parte del patrimonio disponibile per la locazione 186 nuove abitazioni e risultano già assegnate. 
Negli ultimi bandi generali emanati dai Comuni toscani sono state presentate complessivamente 19.821 domande, di cui 14.875 ammesse (77,1%). Il tasso di soddisfazione annuale della domanda è stato del 6%, con 1.135 nuove assegnazioni. Per il triennio 2020-2022, la Regione Toscana ha destinato 32,4 milioni di euro per interventi di manutenzione, qualificazione, efficientamento energetico e ripristino del patrimonio ERP.
Il rapporto conferma il trend di riduzione degli sfratti per quel che riguarda il 2019. Le richieste di esecuzione fanno segnare un -23,1% rispetto al 2018, in calo anche i provvedimenti emessi (-14,8%) e le esecuzioni (-12,6%)   
“I dati e le informazioni presenti all’interno del rapporto – ha detto ancora l’assessora – ci aiuteranno nei prossimi mesi a capire meglio le dinamiche e gli impatti di processi in rapido movimento. Di sicuro le misure di sostegno all’affitto, di contrasto alla morosità incolpevole, di ampliamento e riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale costituiranno le prime solide basi di intervento sul tema dell’abitare, cui andranno aggiunti, soprattutto a livello di governo centrale, tutte quelle iniziative che ci aiuteranno a fronteggiare la probabile ondata recessiva”.

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