Vincenzo De Luca chiede al Governo un lockdown nazionale e specifica che la sua regione “si muoverà in questa direzione a brevissimo”. I numeri non lasciano margine di manovra secondo il presidente della regione Campania, per il quale il primo passo deve essere quello di chiudere i confini regionali.
“I dati attuali sul contagio – spiega De Luca – rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti). È indispensabile bloccare la mobilità tra regioni e intercomunale. Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo”.
Da oggi in Campania vige l’obbligo di chiusura di tutte le attività commerciali, sociali e ricreative dalle ore 23.00 alle ore 5.00 del giorno successivo. Questa è la prima mossa di De Luca.
Nel frattempo, anche in Calabria il presidente facente funzioni Nino Spirlì ha firmato un’ordinanza con cui sospende per 15 giorni a partire da lunedì le attività scolastiche per le scuole medie e superiori e istituisce il “coprifuoco” dalla mezzanotte alle 5 in tutta la regione. Nel provvedimento sono contemplate anche misure che riguardano strutture sanitarie e Rsa. In Sardegna verrà firmata a breve un’ordinanza con la quale il presidente Christian Solinas predisporrà delle importanti restrizioni. Si parla di uno Stop&Go di 15 giorni per le principali attività, con contestuale chiusura di porti e aeroporti per limitare in modo rapido ed incisivo la circolazione delle persone e, con esse, del virus.