“Mai smettere di pestare”, con questo invito il Genoa Pesto World Championship ha salutato l’VIII edizione del campionato del mondo di pesto al mortaio che si è svolta sabato 20 marzo interamente in streaming. Sono stati 85 i partecipanti da tutto il mondo alla rassegna, quest’anno occasionalmente non competitiva.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del suo intervento durante la manifestazione ha sottolineato l’importanza di ripensare al futuro ripartendo da una tradizione così importante per Genova e per tutta la regione.
“Il pesto è un simbolo della Liguria, non solo gastronomico, è uno stile di vita è un profumo, un colore, è il verde delle nostre colline, il simbolo del nostro agroalimentare fatto col basilico dop. Oggi non rinunciare a questo tradizionale appuntamento anche se fatto in tempo di Covid e in streaming vuol dire ripensare già al futuro, rimettersi in moto, vuol dire pensare a una tarda primavera e estate dove la vita potrà tornare, con le regole e le attenzioni necessarie”. Ha detto il governatore partecipando nella giornata di sabato all’VIII edizione del campionato dal quartier generale della rassegna nella Sala del Minor Consiglio a Palazzo Ducale, insieme al sindaco di Genova Marco Bucci e al presidente della Camera di Commercio Luigi Attanasio.“Il mio rapporto col pesto è un’amicizia affettuosa – ha detto Toti – lo frequento molto spesso, ho provato a farlo con scarsi risultati, ma più volte alla settimana ci incontriamo. Il pesto deve essere fatto rigorosamente con l’aglio perché gli ingredienti sono sacri ed è l’alchimia dell’equilibrio tra quegli ingredienti che dà quel sapore così particolare. Il pesto è un condimento teoricamente semplice ma praticamente molto complesso e infatti in sala, collegati in videoconferenza, ci sono persone che si sfidano proprio sull’alchimia della grana e del profumo, sull’equilibrio dei sapori. Pertanto dico, purché mangino il pesto anche senza aglio va benissimo”.
Toti nel suo intervento a margine ha rimarcato l’importanza dell’agroalimentare come volano turistico. “Credo che l’agroalimentare sia diventato un pezzo importante della nostra offerta turistica – ha ribadito il governatore – ci si muove non solo per andare sulla spiaggia o vedere una mostra, o una chiesa, ma per portarsi dietro il ricordo di sapori, profumi, emozioni che si vivono sul territorio e magari riviverle quando mangi quella cosa a casa tua, a distanza di chilometri. Noi in Liguria stiamo lavorando proprio per l’integrazione tra territorio e agroalimentare”.
Tutti pazzi per il Campionato del mondo di pesto di Genova
Giornalista, moderatore di siti e pagine social di importanti testate nazionali, tra i fondatori del network Point. Inviato ufficiale al Festival di Sanremo, appassionato di cinema, viaggi, sport e musica
Leave a comment