Si terrà il 2 marzo alle 11.15, poche ore prima dall’inizio del Festival di Sanremo, la cerimonia di premiazione dell’11^ edizione del Premio Musica contro le mafie. I promotori e gli artisti del Premio, ideato e diretto da Gennaro de Rosa, saranno ospiti di Casa Sanremo, il prestigioso aggregatore di ospiti ed eventi sanremesi organizzato dalla società Gruppo Eventi di Vincenzo Russolillo presso il PalaFiori. Qui l’organizzazione, in un momento così complicato a causa dell’emergenza sanitaria, è riuscita a costruire la programmazione trasformando il suo palco in studi Web/TV dai quali verranno trasmesse numerose iniziative e in particolare l’appuntamento del Premio Musica contro le mafie.
Sarà possibile seguire la diretta dell’evento collegandosi su www.casasanremo.it e sui canali social ufficiali.
La conduzione della premiazione è affidata a Veronica Maya. Protagonisti sul palco degli studi Web/TV di Casa Sanremo i due vincitori del Premio che l’associazione, della quale è presidente onorario Don Luigi Ciotti, assegna ai brani che hanno ottenuto più voti nelle varie fasi: Davide Ambrogio con la canzone A San Michele e De Almeida con il brano Rosalia.
Insieme a loro riceveranno due menzioni speciali Donix per Siriana (menzione speciale Musica contro le mafie) e Alessandra Chiarello con My Gun is my Voice (menzione speciale su segnalazione del Club Tenco) e il premio Speciale Once Upon a Star in collaborazione con Tim Music, assegnato alla migliore reinterpretazione di un brano di John Lennon in occasione dei 40 anni dalla sua scomparsa, risultata essere quella di Joseph Foll con la rivisitazione della celebre A Working Class Hero.
“Riusciamo a celebrare la fase finale del Premio Musica contro le mafie in un contesto come Casa Sanremo che ha dimostrato di essere un esempio importante di resilienza e capacità di trasformare l’emergenza in cambiamento positivo. Lo slogan ‘Live from Everywhere’ ha segnato e connotato, come mai avremmo immaginato quando lo abbiamo coniato, l’undicesima edizione. Musica, cittadinanza attiva ed impegno sociale non si sono fermati nonostante tutto e siamo riusciti a portare avanti nostro il messaggio di speranza, il nostro sogno di bellezza ed il nostro impegno concreto per la vita, ricordandoci sempre l’invito di Don Luigi Ciotti quando dice che dobbiamo diventare lottatori di speranza e resistere perché resistere significa esistere”, dichiara Gennaro de Rosa.