Massimo sei persone al tavolo, l’effetto psicologico, i ristoranti con sale piccole che sono nei guai anche più degli altri: la ristorazione è uno dei feriti dell’attacco del covid all’economia, allora il Lazio offre un aiuto con il bonus chilometri zero. In che consiste? È un bando aperto dalla giunta regionale, che prevede il rimborso del 30% ai ristoratori e gestori di agriturismi che comprano le loro forniture a livello locale. Insomma, se utilizzi i prodotti tipici la Regione paga il 30% della tua fattura.
“Vogliamo sostenere l’economia e le attività produttive – dice il presidente Nicola Zingaretti – di due fra i settori che hanno sofferto più di altri la fase d’emergenza collegata alla pandemia da coronavirus: la ristorazione e l’agriturismo, con beneficio della produzione agricola locale. Abbiamo messo ora10 milioni di euro per il bonus: vedremo l’esito e se necessario siamo pronti a rifinanziarel’operazione, perché ridurre del 30% il costo della fornitura è un passo in avanti nella direzione di incoraggiare chi, aprendo un’attività di ristorazione, ha comunque già fatto una scelta e ora si sente meno solo”. Il bonus “favorisce la produzione agricola del nostro territorio, che entra nel mercato dell’acquisto di prodotti a chilometro zero. E’ una possibile sperimentazione dell’aiuto a una economia regionale che rimane al 100% nel territorio, andando sia all’esercizio commerciale sia al produttore agricolo locale, rendendo più forte l’economia del Lazio”.
Spiega bene i dettagli del bonus, la presidente della commissione Attività produttive Marietta Tidei: “Ora è possibile partecipare al nuovo bando della Regione Lazio che dà un contributo a fondo perduto ai soggetti della ristorazione, sotto forma di voucher, pari al 30% della spesa effettuata per l’acquisto di prodotti DO (Denominazione di Origine), IG (Indicazione Geografica) e PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) del territorio laziale con l’obiettivo di promuovere misure di aiuto che consentano la ripresa delle attività sul territorio. L’importo del contributo – spiega Tidei – varia da un minimo di 500 euro, a fronte di una spesa ammissibile di almeno 1.667 euro, a un massimo di 5.000 euro per una spesa ammissibile pari ad almeno 16.667 euro.Potranno partecipare al bando gli operatori della ristorazione che esercitano attività primaria o secondaria nel Lazio: ristorazione con somministrazione, attività di ristorazione connesse alle aziende agricole, ristorazione su treni e navi, catering per eventi, banqueting”.