Una giornata decisiva perché la mappa dell’Italia potrebbe cambiare ancora: è in discussione, infatti, l’inasprimento delle misure in quattro regioni che passerebbero così di fascia, dalla gialla all’arancione, e nel caso della Campania c’è il livello rosso in bilico. Le tre che sono a un passo dalla zona arancione sono Liguria, Umbria e Abruzzo. Insomma, una serie di vertici pomeridiani stabilità la nuova classificazione in base ai dati che stanno arrivando, ma l’allarme è forte considerando che i medici hanno detto chiaro e tondo che serve un lockdown totale per poter arginare i contagi, e la pressione sul sistema ospedaliero che sta diventando sempre più forte. È intervenuto anche Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, a Che tempo che fa e sul quotidiano La Stampa. Nelle grandi città deve scattare un lockdown totale o “si profila una tragedia annunciata”.
“In certe aree metropolitane il lockdown va fatto subito. Io avrei fatto Napoli zona rossa due settimane fa” spiega, parlando di situazione “drammatica, a volte tragica, in continuo peggioramento”. Questa è “una tragedia nazionale annunciata. Ci vuole una catena di comando unica e dobbiamo prendere decisioni rapide”. Inoltre, ha aggiunto, “vanno rafforzati medici e infermieri, anche spostando le persone da una parte all’altra del Paese, perché molti tra di loro si stanno riammalando”. È un “gabinetto di guerra con questi tempi e non si può aspettare, era tutto prevedibile. Con il ministro Speranza già il 6 aprile avevamo preparato un piano che però doveva essere recepito dalle Regioni. Alcune lo hanno fatto, altre no”. Ricciardi ha spiegato come il ministro Speranza recepisca l’urgenza della situazione “con la massima serietà, ma poi si confronta con gli altri ministri e le Regioni ed i meccanismi decisionali sono tali per cui le decisioni non vengono prese con la rapidità che il ministro vorrebbe”.