L’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato risponde alle critiche espresse da Fontana e Cirio, rivolte al metodo scelto per l’inserimento all’interno delle zone rosse, arancioni e gialle. Stop alle polemiche, questo il monito che giunge dal Lazio. Dai vertici della Regione arriva un appoggio totale al nuovo Dpcm del Governo e all’ordinanza del ministro Roberto Speranza. L’obiettivo deve essere quello di seguire scrupolosamente le regole per non scivolare in zona rossa, è importante che ogni cittadino si comporti con responsabilità.
“La discussione di queste ore sulle fasce appare surreale, il Lazio è in area ‘gialla’ ma se non si mantiene il rigore si va in area ‘rossa’ – avverte D’Amato –. Il tema è raffreddare la curva dell’epidemia con misure proporzionate all’andamento territoriale e non deve essere interpretata come una classifica tra le Regioni, non ci sono buoni o cattivi ma stiamo tutti sulla stessa barca. L’obiettivo comune è quello di contenere il virus e non sovraccaricare oltre ogni limite le strutture ospedaliere. Gli strumenti messi in campo sono proporzionati al monitoraggio settimanale fatto dal Ministero della Salute, dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dalla Cabina di Regia dove sono presenti i rappresentanti delle Regioni. I report vengono fatti non da ieri, ma da 25 settimane. Siamo stati, come Lazio, tra le Regioni che sin dall’inizio avevano chiesto un minor numero di indicatori per rendere più semplice ed efficace la valutazione, ma è stata presa una strada diversa e ci siamo attenuti scrupolosamente. Ora dopo 25 report settimanali aprire la discussione sul metodo mi sembra poco serio. Non vorrei che ancora una volta si scambiasse la causa per l’effetto, in questo caso la causa è rappresentata dalla pandemia, che corre, e gli effetti sono relativi alle misure che vanno adottate in maniera proporzionale sperando che producano risultati altrimenti sarà un lockdown generalizzato”.