Il Consiglio dei Ministri approva il nuovo decreto-legge che supera le disposizioni per il contrasto alla pandemia e di prevenzione del contagio da Covid-19 contenute nel Dpcm firmato da Mario Draghi il 2 marzo. Questa ulteriore stretta sarà in vigore dal 15 marzo fino al 6 aprile. Non sono previste zone gialle nell’arco di questo periodo, inoltre tra il 3 e il 5 aprile durante le festività legate alla Pasqua tutta Italia entrerà in zona rossa.
Il Decreto legge
“Qualche giorno fa ho ringraziato gli italiani per la loro infinita pazienza. Sono consapevole che le misure di oggi avranno conseguenze sull’istruzione dei figli, sull’economia e sullo stato anche psicologico di noi tutti – ha dichiarato Mario Draghi nel corso della sua visita al centro vaccinale di Fiumicino –. Sono necessarie per evitare un peggioramento che renderebbe inevitabili provvedimenti ancora più stringenti. Ma, a queste misure, si accompagna l’azione di governo a sostegno di famiglie e imprese e l’accelerazione della campagna vaccinale, che sola dà speranza di uscita dalla pandemia”.
In questo nuovo decreto non è prevista la zona gialla, pertanto tutte le regioni assegnate a questa fascia passeranno automaticamente alla zona arancione, qualora non dovessero essere collocate addirittura in zona rossa dalla nuova ordinanza del ministro Speranza. A Pasqua, nei giorni 3-4-5 aprile, l’Italia sarà tutta in zona rossa, a eccezione di eventuali Regioni in zona bianca. Durante questi giorni di festa sarà comunque consentito lo spostamento verso un’abitazione privata all’interno della Regione tra le 5 e le 22, a non più di due adulti con minori di 14 anni conviventi o disabili o non autosufficienti conviventi.
Per istituire una zona rossa ci sarà un nuovo criterio: non si considererà più solo l’Rt (superiore a 1,25 nell’ultima rilevazione), ma anche l’incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100 mila abitanti; al superamento di una di queste soglie l’assegnazione sarà automatica. Le Regioni arancioni potranno individuare in autonomia aree da portare in zona rossa. I governatori avranno la possibilità di attivarsi in questo senso in due circostanze: al superamento della soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana o quando la presenza di varianti è tale da dover prevedere misure più restrittive.
Un altro elemento di novità riguarda i congedi parentali per i quali il decreto-legge stanzia 290 milioni di euro. I congedi verranno retribuiti al 50% per chi ha figli minori di 14 anni, mentre tra i 14 e i 16 anni non saranno retribuiti. In alternativa è previsto anche un bonus baby-sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell’ordine.
Vaccini e caso Astrazeneca
Il primo ministro nel corso del suo intervento a Fiumicino ha parlato anche dello sforzo che il Governo sta mettendo in atto per vaccinare tutti coloro che lo vorranno nei prossimi mesi.
“Il nostro obiettivo, in accordo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e il Commissario straordinario all’emergenza, Generale Francesco Paolo Figliuolo, è quello di utilizzare tutti gli spazi utili disponibili per le vaccinazioni. Ci si potrà vaccinare non solo negli ospedali, ma anche nelle aziende, nelle palestre e nei parcheggi come questo di Fiumicino. In Italia sono già operativi 1694 siti vaccinali fissi e altri verranno individuati”. Spiega il premier. “Nella giornata di ieri, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha bloccato un lotto di vaccini AstraZeneca, dopo la segnalazione di alcuni gravi eventi avversi – ha detto Draghi –. È una decisione precauzionale, in linea con quanto fatto in altri Paesi europei, e che dimostra l’efficacia dei sistemi di farmacovigilanza. Il parere dell’Aifa, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino”, ha aggiunto in merito alla sicurezza dei vaccini AstraZeneca. “L’Ema sta esaminando i casi sospetti, ma ha anche consigliato di proseguire col suo utilizzo”.