A Pomezia è visibile L’antiporta, il grande murale realizzato nell’ambito del progetto Sol Indiges dall’artista Agostino Iacurci sulle pareti esterne della Biblioteca Comunale Ugo Tognazzi. L’inedita lettura dell’edificio è il primo dei due appuntamenti previsti dal progetto promosso dall’amministrazione comunale pometina.
Il progetto
Sol Indiges. Arte pubblica a Pomezia tra mito e futuro è il progetto, a cura di Marcello Smarrelli, che l’amministrazione comunale sta portando avanti in collaborazione con la Fondazione Pastificio Cerere.
L’obiettivo è quello di incrementare il patrimonio culturale di Pomezia attraverso un programma di interventi di Urban Art, un modo per riannodare il filo della storia contemporanea della città alle porte di Roma con il mito delle origini. Sol Indiges è il nome del santuario dedicato al dio Sole progenitore di tutte le cose, sorto nel luogo dello sbarco di Enea alla foce del Numico nelle campagne limitrofe all’attuale Pomezia e l’epiteto con cui i romani indicavano il loro eroe fondatore.
“Sol Indiges. Arte pubblica a Pomezia tra mito e futuro – afferma il curatore Marcello Smarrelli – propone una visione inedita della città, recuperando la potenza comunicativa della pittura murale intesa come manifesto, intervenendo sui luoghi che da sempre contribuiscono ad arginare la desertificazione culturale, quali la scuola e la biblioteca, stimolando la curiosità e il pensiero critico, per generare nuove idee”.
Il progetto è articolato in due fasi. Il protagonista del primo appuntamento è Agostino Iacurci artista di origine pugliese che vive e lavora a Berlino. Il suo è un intervento sulle pareti esterne della biblioteca comunale con un ciclo pittorico ideato in relazione allo spazio e alla sua funzione, visibile da oggi. Dal 15 ottobre sarà presentato il lavoro di ivan, artista milanese, che porterà l’arte e la poesia di strada nelle due scuole della città coinvolte, con Chiamata alle arti – Fare scuola che prevede la realizzazione di azioni collettive e partecipate per dare vita ad una serie di opere d’arte e a una performance che coinvolgeranno tutti gli studenti.
Gli obiettivi dell’amministrazione
“Abbiamo sempre considerato la cultura – dichiara la vice sindaca Simona Morcellini – il tassello fondamentale per la costruzione di una comunità e la bellezza la luce evolutiva che ne guida il percorso. Il progetto Sol Indiges è veicolo di un messaggio unico e identitario, capace di illuminare gli spazi cittadini e riannodare i fili che collegano il mito al futuro, con i più giovani a fare da testimoni”.
Questo progetto vuole essere un contributo della città alle celebrazioni nazionali per il settecentesimo anniversario della morte di Dante, considerato il ruolo centrale che Enea e Virgilio hanno avuto nella Divina Commedia. Inoltre, l’intento dell’amministrazione è quello di incidere significativamente sull’aspetto della città.
“Abbiamo l’obiettivo ambizioso di rivoluzionare il volto di Pomezia – aggiunge il sindaco Adriano Zuccalà – portandolo ad identificarsi con quelli che oggi sono i tratti distintivi della nostra Città: storia, futuro, giovani, tecnologia, innovazione, sostenibilità. Pomezia è uno dei laboratori più innovativi d’Italia capace di mettere a sistema le aziende, il turismo e la vita in tutte le sue meravigliose declinazioni. Le opere che saranno realizzate restituiranno un panorama cittadino rivitalizzato e vivace, con l’impronta indelebile dell’arte di strada condivisa con gli studenti del territorio”.