La cultura, intesa nella sua totalità, vive un momento difficilissimo con i luoghi di cultura chiusi ormai da un anno, a causa dell’emergenza sanitaria e delle restrizioni. Con la chiusura dei luoghi di cultura infatti, l’arte e il teatro stanno trovando sempre più spesso sbocco nell’audiovisivo. Il web anche, ha salvato in parte questo anno terribile. Così il Teatro Trastevere resta acceso e accende i riflettori su quella che è l’arte dell’incontro, della relazione e della scoperta, e lo fa con un interessantissimo progetto di incubazione di idee “Lumière – Nuovi Contenuti, stesso… Contenitore”. “Lumière è la nostra personale sfida di conciliare il mondo del teatro con il video” – ci racconta il direttore artistico Marco Zordan che abbiamo raggiunto.
Il Teatro Trastevere in questo difficile contesto propone “Lumière-Nuovi Contenuti, stesso…Contenitore”, di che cosa si tratta? Raccontiamolo alle lettrici e lettori di Point Notizie.
È il nostro modo di approcciarsi al mondo del video, la peculiarità è quella di girare tutto in teatro, mentre i contenuti cambiano, incontri, virtual tour, storytelling, valorizzazione del territorio, nell’ottica di rendere i teatri incubatori di idee e resistere alla smaterializzazione che la digitalizzazione porta con sé.
I luoghi di cultura chiusi, fermi i teatri e le sale cinematografiche. Perché non sono considerati mestieri, professioni e perché fare CULTURA è così difficile proprio nel nostro Paese, il Paese “delle arti”? Per esempio manchiamo di una Legge Nazionale sulla Musica che tutelerebbe artisti e lavoratori.
La legittimazione dei mestieri della cultura dovrebbe venire dalle Leggi del nostro Stato. E non parlo solo di quanto economicamente si investe in Cultura ma quanto questa venga tutelata e considerata importante per lo sviluppo di una società migliore.
Qual è l’obiettivo del progetto e cosa si propone. A chi si rivolge?
L’obiettivo è quello di reinventare i luoghi della Cultura in questo momento in cui non si può andare in scena. Come si pensa di vaccinare le persone all’interno dei centri anziani chiusi, reinventando la loro funzione, così i teatri chiusi si trasformano in luoghi dove si progetta un nuovo futuro per il teatro, dove si racconta il proprio territorio di cui ci si prende cura, si ospitano artisti che causa Covid trovano poco spazio per mostrare le loro opere dando sfogo ad una creatività che altrimenti sarebbe rimasta sottochiave.
Sfida ambiziosa e importante: conciliare l’arte con il video, il mondo del Teatro con il video.
Proprio perché è una sfida, ci siamo voluti approcciare in modo pionieristico, come i fratelli Lumiere con il cinema, per l’appunto. Presentarsi con ricette già pronte e imitare formati social precostituiti ci avrebbe reso poco curiosi. Mettiamo invece in video proprio il tentativo di coniugazione, pensando a cosa sia giusto fare e cosa sia interessante mostrare del lavoro di un teatro.
Il nuovo Governo si è formato: cosa chiede alle Istituzioni?
Di uscire dalla logica assistenziale e preparare piani speciali per accompagnare la ripresa: il quadro occupazionale e produttivo della Cultura è nettamente cambiato e ci vuole una visione di futuro per governarlo.