Dopo lo sport anche il mondo dello spettacolo condanna la Russia. L’European Broadcasting Union (Ebu), l’ente organizzatore dell’Eurovision Song Contest, in seguito alla crisi in Ucraina ha decretato l’esclusione della Russia dalla manifestazione che si terrà a Torino dal 10 al 14 maggio. Questa mattina era toccato all’Uefa spostare la sede della finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi, subito dopo anche F1 e Fia avevano preso la decisione di annullare il Gp di Sochi. I russi ora sono stati estromessi anche dalla più importante kermesse canora continentale.
“La decisione riflette la preoccupazione che, alla luce della crisi senza precedenti in Ucraina, l’inclusione di una voce russa nel concorso di quest’anno avrebbe causato discredito alla competizione”, spiega Ebu.
La richiesta era stata avanzata nelle scorse ore dalla Tv di Stato ucraina: “Vorremmo sottolineare che l’Eurovision Song Contest è stato creato dopo la Seconda Guerra Mondiale per unire l’Europa. In considerazione di ciò, la partecipazione della Russia come aggressore e violatore del diritto internazionale all’Eurovision di quest’anno mina l’idea stessa della competizione”.
L’Ebu, dopo un primo tentennamento, ha accolto la richiesta della UA:PBC e ha diramato un comunicato con il quale ha ufficializzato l’esclusione della Russia.
“L’Ebu è un’organizzazione apolitica di emittenti impegnate a sostenere i valori del servizio pubblico. Rimaniamo impegnati a proteggere i valori di una competizione culturale che promuove lo scambio e la comprensione internazionale, riunisce il pubblico, celebra la diversità attraverso la musica e unisce l’Europa su un unico palco”, ha dichiarato l’organizzazione a sostegno della sua decisione.
“Nessun cantante russo parteciperà all’Eurovision Song Contest di quest’anno”
Giornalista, moderatore di siti e pagine social di importanti testate nazionali, tra i fondatori del network Point. Inviato ufficiale al Festival di Sanremo, appassionato di cinema, viaggi, sport e musica
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