Servono misure drastiche e subito prima che l’emergenza covid diventi incontrollabile. Lo pensano 100 scienziati che hanno scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e al presidente del consiglio Giuseppe Conte. Tra questi cento tra scienziati e docenti universitari, il Rettore della Normale di Pisa, Luigi Ambrosio e Fernando Ferroni, ex presidente Istituto Nazionale Fisica Nucleare.
“Come scienziati, ricercatori, professori universitari – si legge – riteniamo doveroso ed urgente esprimere la nostra più viva preoccupazione in merito alla fase attuale di diffusione della pandemia da Covid-19 e riteniamo utile segnalare all’attenzione delle Istituzioni, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Governo, nella persona del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, le stime riportate nell’articolo del Presidente dell’Accademia dei Lincei, professor Giorgio Parisi, pubblicato nelle scorse ore nel blog dell’Huffington Post”.
“Il necessario contemperamento delle esigenze dell’economia e della tutela dei posti di lavoro con quelle del contenimento della diffusione del contagio deve ora lasciar spazio alla pressante esigenza di salvaguardare il diritto alla salute individuale e collettiva sancito nell’art. 32 della Carta costituzionale come inviolabile”, avvertono i i firmatari dell’appello, tra cui figurano anche Gianfranco Viesti, economista dell’Università di Bari, Carlo Doglioni geologo e presidente Istituto nazionale geofisica e vulcanologia, Alfio Quarteroni, matematico applicato, Enzo Marinari, ordinario di Fisica alla Sapienza, Roberta Calvano, ordinaria di Diritto costituzionale Unitelma Sapienza, Piero Marcati, prorettore Gran Sasso Institute, Alessandra Celletti astronoma vicepresidente Anvur.
“E’ per questo che il contagio va fermato ora, con misure adeguate, ed è per questo che chiediamo di intervenire ora in modo adeguato, nel rispetto delle garanzie costituzionali, ma nella piena salvaguardia della salute dei cittadini, che va di pari passo ed è anch’essa necessaria e funzionale al benessere economico”, concludono gli scienziati che hanno fatto proprio l’allarme lanciato nelle scorse ore dal presidente dei Lincei, Parisi.