Con 2,4 milioni di dosi aggiudicate di vaccino antinfluenzale il Lazio è la prima regione italiana per approvvigionamento. “Neanche una dose dovrà essere inutilizzata – commenta l’assessore regionale Alessio D’Amato – ed è per questo che tutto il Sistema è stato mobilitato. Noi siamo stati tempestivi nel fare gli ordini poiché già il 17 aprile con ordinanza n° 30 del presidente Zingaretti è stata impostata la campagna di vaccinazione 2020/21. Sono già oltre 1 milione le dosi consegnate alle Asl che le stanno distribuendo ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai centri vaccinali delle stesse Asl. Non vi è alcun ritardo poiché anticipare troppo può significare non avere la copertura quando il picco influenzale raggiungerà l’apice e questo potrebbe comportare dei richiami ovvero utilizzare più dosi. Abbiamo previsto, considerata la straordinarietà della campagna di quest’anno che coincide con la pandemia della Sars CoV-2, di ampliare la rete di offerta anche attraverso l’utilizzo dei drive-in regionali e della rete delle farmacie come progetto sperimentale. A questo scopo potrebbero essere circa 400 le farmacie del Lazio ad aderire al progetto ‘vaccinazioni in farmacia’. Abbiamo chiesto al CTS un nullaosta alla possibilità che la somministrazione delle vaccinazioni avvenga ad opera e sotto la responsabilità di un operatore sanitario opportunamente formato. Altri Paesi consentono di somministrare la vaccinazione in farmacia tra i quali Francia, Germania e Regno Unito. In questa fase è necessario ampliare il più possibile la rete di offerta. Il Lazio è pronto a fare la sua parte e chiediamo che ci sia la massima cooperazione. La cosa migliore che può fare ora il cittadino nella fascia di età dai 60 anni in su è contattare il proprio medico di medicina generale per prenotare in sicurezza la vaccinazione oppure nella fascia 6 mesi/6 anni contattando il proprio pediatra di libera scelta”.