Al via “Sòcrates-Sport Storie Società” prima edizione dello speciale festival culturale e fiera dell’editoria sportiva che si terrà da venerdì 17 a domenica 19 settembre prossimo nel III Municipio di Roma (Montesacro, Talenti, Bufalotta, Porta di Roma). Si tratta di un evento originalissimo e partecipato i cui cinquanta appuntamenti in programma si svolgeranno negli spazi aperti del circolo ARCI del Brancaleone, con il sostegno del Terzo Municipio e con la partecipazione delle biblioteche di Roma, come la Biblioteca Flaiano, Parco Labia ed altri luoghi e piazze. Protocolli sanitari attivati e totale sicurezza.
“Lo sport consiste nel delegare al corpo alcune delle più elevate virtù dell’animo”, scopriamolo proprio in questo festival:
La direzione artistica del festival è affidata allo scrittore Alessandro Gazoia e nel corso del week end grazie anche proprio al supporto della Scuola del Libro, le diverse realtà potranno interagire: incontrare scrittori, giornalisti e addetti ai lavori dialogando insieme a loro in una progettualità e modo di fare rete validissimi. Grazie al festival, sia la cultura che il divertimento si uniscono in un progetto originale e innovativo, insieme ai tornei di biliardino letterario, in cui le squadre porteranno come nome il titolo di un libro e per iscriversi al torneo, verseranno il libro scelto all’organizzazione della fiera come quota di iscrizione.
Abbiamo raggiunto e intervistato il direttore artistico del festival, lo scrittore Alessandro Gazoia.
Entriamo nel dettaglio, di cosa si tratta e qual è il filo conduttore?
Intanto pensiamo che il titolo e il nome della mostra “Socrates” pensiamo sia abbastanza indovinato, perché descrive perfettamente quello che vogliamo fare: tenere insieme lo sport in tutte le sue forme e anche l’effetto che lo sport stesso ha sulla società. Lo abbiamo visto quest’estate 2021, con gli europei di luglio. Il caso più clamoroso, la vittoria della nostra Nazionale Italiana agli Europei. L’Italia campione d’Europa: lo sport più nazional-popolare, famoso, più irraggiungibile per i comuni mortali e tutti noi, 60 milioni di tifosi e di commissari tecnici; lo sport strettamente connesso al suo racconto partecipato, condiviso, espresso in tante forme diverse e chiaramente il grosso effetto sociale che ha. Questo vale sia per gli sport nazionali e di grande impatto come la Nazionale di calcio sia per tutto lo sport amatoriale: pensiamo al calcetto e calciotto per esempio. Nel III Municipio di Roma (dove si svolgeranno la maggior parte degli eventi) noi vogliamo realizzare una tre giorni molto divertente – e speriamo anche molto ricca come panorama sportivo – che andremo a presentare.
Cosa troveranno i visitatori, lettori ma anche appassionati di sport?
Troveranno una fiera editoriale con una specializzazione sull’editoria sportiva: si andrà dalle biografie dei singoli sportivi ai romanzi che trattano la tematica sportiva. Numerose case editrici specializzate nello sport saranno presenti nel week end (con un grande focus proprio sul tema sportivo) e anche molte altre case editrici che hanno comunque libri che con lo sport dialogano e parlano, come anche editoria generale. I nomi sono i più vari. Durante il festival, avremo una cinquantina di incontri. La maggior parte prenderanno spunto da un libro che parli di sport, cercando di rappresentare – oltre al calcio – anche molti altri sport come il basket, il ciclismo, il nuoto. Sport spesso messi leggermente “sottotono” rispetto al calcio nazional-popolare ma sport nobilissimi e amati, seguiti, lo vediamo anche nelle Olimpiadi.
A quali modelli culturali fa riferimento, Socrates? A cosa guarda, con chi dialoga e quali i suoi obiettivi?
Noi vogliamo che lo sport sia di tutti, desideriamo questo. Lo sport dialoga con tutti. Naturalmente sappiamo bene che lo sport professionistico sia solo per “pochi eletti”; lo sport in generale ha un grande significato nella vita delle persone e ne orienta anche i sogni, le aspirazioni, gli obiettivi. Noi cerchiamo di avvicinarlo alle persone il più possibile ed è noto che un tema lo si avvicini al pubblico soltanto raccontandolo.
Cerchiamo quindi di offrire uno spazio in cui si racconti lo sport ma anche un luogo dove ci sia condivisione, partecipazione, incontro; per esempio al Brancaleone organizzeremo un torneo di “biliardino letterario”, dove saranno presenti squadre che prenderanno il nome da titoli di libri molto noti. Al momento dell’iscrizione, le squadre porteranno il libro citato e successivamente si sfideranno tra loro in un torneo. Alla fine, la squadra vincitrice si porterà a casa tutti i libri. Si uniranno dunque lettura, divertimento ma anche spettacolo e musica. Venerdì sera 17 settembre, per esempio, ci sarà uno spettacolo teatrale dal titolo “Garbatella Football Club”, un omaggio al grande e indimenticato capitano della Roma, Agostino Di Bartolomei, con Michele La Ginestra, attore e direttore del Teatro7 di Roma.
Ripartono i luoghi di cultura, ripartono gli eventi, i tornei: quanto è importante praticare sport in sicurezza e riaprirsi alla condivisione, alle progettualità legate?
Lo sport ha una forza e una grande importanza nella vita delle persone. Secondo noi è importante dare nuovi sguardi allo sport e questa è proprio la progettualità che andiamo a presentare.
Lo scopo del festival è quello di stimolare giovani e giovanissimi alla lettura?
Sicuramente sì, ci saranno per esempio alcuni laboratori dedicati ai bambini per avvicinarli e stimolarli alla lettura e per vivere lo sport in maniera sana, collettiva, comune, per ritrovare il piacere di stare insieme. Lo sport serve anche a questo, alla condivisione e nonostante l’offerta molto vasta delle piattaforme tv, si vive e si pratica nella condivisione, tra le persone. Lo sport ha bisogno di incontro, di presenza. E mai come in questo momento storico del “post-pandemia”, c’è un assoluto bisogno di condivisione e incontro.