Il rischio della discriminazione nei diritti è l’ombra che accompagna la scuola nel covid: si è parlato molto degli strumenti, dei mezzi per affrontare la didattica a distanza. Anche detto, se ci sono zone nelle nostre città senza internet, famiglie che non hanno i computer, come fanno i ragazzi e i bambini a fare lezione da casa? Sono gli effetti della pandemia: le ferite che ci sono da sempre in Italia, ora bruciano. E c’è un altro fronte delicato, in questa complicata strada del coronavirus, di cui forse si parla troppo poco. È il modo in cui gli alunni con disabilità vengono tutelati nel loro essere studenti. Accende un riflettore sul tema, la presidente della commissione pubblica istruzione della Regione Lazio, Eleonora Mattia: “Garantire il diritto allo studio è un dovere delle Istituzioni, ma è una responsabilità morale e materiale non privare le nostre alunne e i nostri alunni con disabilità anche della socialità e della scolarizzazione, considerato che, dall’inizio della pandemia, sono stati gli studenti che ne hanno subìto maggiormente gli effetti. Se la scuola resta per noi un tema prioritario, nei loro confronti siamo chiamati a fare uno sforzo in più per non appesantire le diseguaglianze e creare discriminazioni”.
Ecco perché c’è stata un’audizione in commissione con le Consulte dei disabili dei Municipi di Roma, le associazioni e i sindacati per avere un’idea chiara della situazione attuale e per verificare le carenze al fine di predisporre interventi utili alla soluzione dei problemi e delle difficoltà che stanno emergendo. “La carenza di insegnanti di sostegno, problema non nuovo ma semplicemente acuito dalla pandemia, richiede un intervento a monte, proprio sul sistema di assegnazione delle cattedre che è evidentemente troppo complesso per rispondere con tempestività alle esigenze generate dall’emergenza. Il mondo della scuola in generale merita attenzione e cura e, in questa delicata fase di emergenza sanitaria, bisognerà senz’altro concentrare maggiori risorse per le nostre alunne e i nostri alunni più svantaggiati”.
“Mi auguro che con il Recovery Fund si riescano a dirottare ulteriori fondi alla scuola – conclude la consigliera regionale del Pd – per riuscire a soddisfare le esigenze di questa particolare categoria di studenti. Come presidente della IX Commissione, insieme con l’assessore Di Berardino, continueremo a monitorare la situazione per garantire ai nostri studenti più fragili il diritto non solo allo studio, ma anche all’inclusione scolastica”.