Un lavoro di squadra tra istituzioni e operatori del settore per fare in modo che il turismo sia davvero leva strategica per lo sviluppo del territorio. È stato accolto dal pubblico delle grandi occasioni il convegno “La DMO come partner strategico del territorio”, organizzato dalla Destination Management Organization “Terre di Otium”, che, grazie al Progetto STRADA e a una straordinaria sinergia tra pubblico e privato, tre anni fa si è aggiudicato il terzo posto nell’ambito dell’iniziativa regionale nata per promuovere il turismo in tutto il territorio. Sabato mattina, alle Scuderie Estensi, stakeholders pubblici e privati hanno affrontato il tema con lo sguardo rivolto alle prospettive che si sono aperte in questi anni, grazie al lavoro fatto in sinergia con gli associati e con le imprese. Dal turismo culturale a quello legato al cinema fino ad arrivare al termalismo e all’enogastronomia, un ventaglio di opportunità che anche grazie all’impegno di “Terre di Otium” viene messo a sistema per diventare una realtà solida e concreta, come il progetto Tivoli Capitale della Cultura Italiana. “Il nostro lavoro continua grazie agli associati e alla collaborazione delle istituzioni che ringrazio ancora una volta per il supporto e per la presenza al nostro convegno, insieme ai produttori locali che hanno reso possibile il momento conviviale con cui si è chiuso l’incontro. È il segno dell’importanza che il turismo riveste dal punto di vista strategico anche in vista delle sfide che ci aspettano, come il Giubileo del 2025. Oggi quando parliamo di turismo facciamo riferimento a un macrocosmo fatto di tante cose e di tante opportunità che dobbiamo e vogliamo mettere a sistema e che diventa sempre più grande, come testimonia l’ingresso di Palombara Sabina nella nostra rete” commenta il presidente della DMO “Terre di Otium”, Livio Terilli. “Terre di Otium mira a diventare una nuova destinazione turistica nel mercato nazionale e internazionale, sei anime diverse ma complementari per un’unica destinazione che rendono questo territorio davvero unico ed è solo un esempio del futuro che vogliamo contribuire a disegnare per cui continueremo a lavorare: Tivoli, la Sabina romana, la Campagna romana, la Valle dell’Aniene, la Valle del Giovenzano e i Monti Prenestini”. Nel corso della mattina, che ha visto alternarsi diversi panel tematici, è stato anche presentato il nuovo Punto di Informazione Turistica di Tivoli a piazzale delle Nazioni Unite, presto operativo, pensato come un hub di coworking turistico territoriale che si propone di fare tesoro di quanto fatto finora da “Terre di Otium” e allo stesso tempo di valorizzarlo sostenendo progetti e professionalità, reso possibile grazie al protocollo d’intesa con Asa servizi srl, partecipata del Comune di Tivoli, che metterà a disposizione anche personale per portare avanti un lavoro di accoglienza per tutto il territorio. “Il Pit sarà il nostro fiore all’occhiello, una location straordinaria alle porte della città di Tivoli con enormi potenzialità che siamo convinti diventerà sempre più centrale”, conclude Terilli. Pit che vedrà anche la distribuzione di mappe interattive che accompagneranno i visitatori alla scoperta delle Terre di Otium e che saranno sempre aggiornate e aggiornabili grazie ad un QR Code che rimanderà al sito www.terrediotium.com
La DMO Terre di Otium è formata da una cordata composta da diversi operatori del settore turistico, associazioni e imprenditori.