Le canzoni iconiche, i tormentoni estivi, quelle hit che hanno segnato trent’anni di musica indimenticabile impresse nella nostra mente e cuore saranno le vere protagoniste il 12 e il 14 settembre di “ARENA ’60 ’70 ’80”, tre serate evento che vedranno Amadeus il conduttore veronese trapiantato a Milano negli anni ’80 per la prima all’Arena di Verona, tre serate evento che verranno trasmesse in prima serata su Rai Uno.
Radio 2 sarà invece la radio ufficiale delle due serate-evento, con Ema Stokholma
La conferenza stampa “AmaDay” – in parte in presenza a Verona e in parte su streaming, piattaforma Zoom – è stata presieduta dallo stesso Amadeus conduttore e direttore artistico della kermesse, dal direttore di Rai Uno Stefano Coletta, dal vice direttore Claudio Fasulo e dal Sindaco di Verona, Federico Sboarina. Un evento all’insegna della ripartenza per musica e spettacolo, categorie di settore messe a durissima prova dalla pandemia e relativa emergenza sanitaria.
“Non saranno serate nostalgia ma serate storiche”
Amadeus ha tenuto a sottolineare che non saranno canzoni nostalgiche ma simboli iconici di un periodo storico e culturale irripetibile. “Canzoni iconiche con protagonisti molto amati che hanno fatto ballare e cantare la mia generazione ma anche tutti gli altri ragazzi”. “Amedeo” è uno di noi” sottolinea Gianmarco Mazzi A.D. e Direttore Artistico Arena di Verona. Lo show sarà prodotto da Niccolò Presta, figlio del notissimo agente dello spettacolo Lucio.
“Non ci saranno canzoni nuove ma canzoni storiche”. Nessuna nuova canzone ma brani simbolici che ci hanno fatto sognare e cantare nei decenni
Tanti gli ospiti che si alterneranno sul prestigioso palco dell’Arena di Verona per tre serate all’insegna della grande musica e di anni irripetibili.
Canzoni storiche, indimenticate e dal forte potere evocativo. Confermati gli Europe, band che con la loro “The Final Countdown” (la celebre canzone ha aperto la conferenza stampa) ha segnato un’epoca – come ha detto lo stesso Amadeus – Gazebo, star della disco con brani indimenticati e veri tormentoni come “I Like Chopin” e “Masterpiece”, Donatella Rettore star iconica con “Splendido Splendente” e ancora altre due altrettanto celebri signore della musica italiana come Patty Pravo e Loredana Bertè e la coppia frizzantissima formata da Umberto Tozzi e Raf che con le loro hit hanno fatto ballare intere generazioni.
Grandi star, canzoni iconiche che hanno fatto sognare intere generazioni, ricordi, emozioni, estati indimenticabili e una location simbolica quale l’Arena, memoria storica di quelle fine-estate che per decenni erano rappresentate dal Festivalbar. Tre appuntamenti in cui Amadeus stesso potrà tornare a cimentarsi anche come DJ, ricordano i suoi inizi ed i primi passi artistici, prima ancora di Radio DeeJay e di essere scoperto proprio da Claudio Cecchetto, come il conduttore stesso ha ricordato.
Una carriera folgorante e longeva, quella di Amadeus, dalla consolle alla radio, passando per la tv con il Festivalbar, gli show e il Festival di Sanremo
“Ho condotto due edizioni del Festival di Sanremo molto particolari” – ha ricordato Amadeus – e se ci saranno le condizioni, sarò ben lieto di rifare il Festival e farlo ancora meglio dei precedenti, grazie anche al supporto della Rai e del Direttore di Rai Uno Stefano Coletta”. Non ha mancato “Ama” di ricordare il Festivalbar da lui presentato per moltissimi anni, in varie edizioni insieme ad Alessia Marcuzzi, Federica Panicucci e Simona Ventura. A tale proposito, le domande si sono concentrate anche sulla Marcuzzi: dato il fresco divorzio da Mediaset, sarà lei la prossima partner all’Arena di Verona e magari del prossimo Festival di Sanremo 2022? Lo scopriremo solo vivendo.