Abbiamo incontrato la scrittrice, poetessa, speaker radiofonica e podcaster Marcella Nigro, modenese di nascita e bolognese d’adozione, curatrice e moderatrice di un evento speciale: la maratona poetica che inizierà domenica 21 marzo – in occasione della Giornata Mondiale della Poesia – alle 16 in diretta streaming dal Blue Room di Roma, caffè letterario. Evento che andrà avanti fino alle ore 20.00. La maratona poetica è realizzata in collaborazione con Edizioni Paolo Laurita, Radio On off, Bookdealer e col patrocinio del VII Municipio di Roma. Un evento partecipato, in cui si susseguiranno poeti e artisti che parleranno delle loro opere oltre che dare vita a un salotto letterario virtuale che la Nigro condurrà.
Un genere appassionante, emozionante, intrigante
Marcella Nigro è una scrittrice di romanzi noir/erotici (L’INTIMO SEGRETO DEI McFINN e I SEGRETI DI COURTSTONE HOUSE), è presente anche in un’antologia di racconti brevi (AMANTIDISTANTI) in cui ha partecipato con un brano dal titolo UNO STUPIDO DPCM, edito l’anno scorso durante il primo lockdown. Da tempo collabora con diverse emittenti radiofoniche, conducendo rubriche letterarie: “Autori a domicilio…Anche no per sempre e Disperato Erotico Stomp”. Trasmissioni radiofoniche in cui la scrittrice alterna veri e propri salotti letterari con altri autori a tematiche di natura erotica; il tutto in maniera molto naturale ed ironica.
Hai due passioni che si intersecano perfettamente, scrittura e narrativa noir-erotica. Come nasce questa duplice passione e qual è la tua esigenza narrativa?
L’esigenza di scrivere è di varia natura, prima tra tutte rappresenta una necessità viscerale di esprimermi mettendo nero su bianco pensieri, considerazioni, esperienze di vita, fino a giungere alla fantasia più sfrenata che considero essere il miglior unguento per le ferite dell’anima.
In secondo luogo c’è la passione per lo stile narrativo e la fluidità degli eventi trattati dalla regina indiscussa del crimine, Lady Agatha Christie, che fu innovatrice nel genere poliziesco, dando vita a un vero e proprio rapporto interattivo col lettore accompagnandolo per mano nelle indagini, ma non sempre alla luce del sole…
In terzo luogo le tematiche erotiche, introdotte nei miei romanzi, vogliono scuotere la coscienza del lettore, facendolo reagire nei confronti di ogni tipologia di tabù che ci trasciniamo da secoli e che spesso, soffocano anche, inconsapevolmente, le scelte della nostra vita.
Cosa rappresenta oggi, l’eros, in un’epoca dove invece il sesso è alla portata di un click?
Un errore che spesso compiamo, in buona fede, è porre limiti e confini al sesso in genere. L’erotismo rappresenta una sfumatura sottile, dolce e perversa al tempo stesso, ma fondamentale dell’attività sessuale. L’eros in rete, quello virtuale, in fondo, raggiunge lo stesso scopo di quello classico, come lo intendiamo, perché riesce a procurare eccitazione: è questo lo scopo principale dell’erotismo. Quindi, per rispondere alla tua domanda: non ci sono strumenti di comunicazione o ambientazioni adatti per l’eros, perché l’evoluzione dell’essere umano trascina con sè usi e consuetudini che non vanno abbandonati, solo modernizzati.
Un tuo pensiero sui luoghi di cultura chiusi, a causa delle normative sanitarie, dopo un anno di pandemia. Quali i tuoi prossimi progetti?
Credo sia corretto rispettare le regole imposte a causa della pandemia da COVID-19, evitare gli assembramenti, ma questo non deve indurci ad assopirci, farci trascinare da una corrente che non segue il nostro stesso cammino. Alcuni luoghi di cultura chiusi, pubblici e privati, hanno dato vita a eventi e attività virtuali, cercando di “tamponare” in qualche modo la carenza relativamente alla possibilità di incontrarsi e scambiarsi idee: perché questi credo debbano essere gli scopi principali di chi vuole fare cultura. Così ho fatto anch’io, collaborando con alcune di queste realtà e non è stato personalmente facile perché, dopo un primo periodo di sconforto e impotenza, visto che ero solita tenere salotti letterari e presentazioni con altri autori in tutta Italia dal vivo, ho dovuto reagire e ho imparato a utilizzare meglio la tecnologia (materia a me fino a quel momento oscura…). Ho iniziato realizzando i primi podcast, registrazioni audio, che accompagnavano le giornate di “clausura forzata” durante il lock down dello scorso anno. Premetto che fino a quel momento non mi ero mai cimentata in nulla del genere e sono grata a una persona, casualmente conosciuta pochi mesi prima, l’attore di teatro e di fiction Riccardo Polizzy Carbonelli, che mi ha dato qualche dritta per migliorare la mia dizione e così, dopo tante letture, dopo aver imparato a prendere fiato e aver addirittura imparato a cosa servisse il diaframma!… Ho cominciato a prestare la mia voce a letture di diversa natura, oltre che aver personalmente realizzato i podcast dei capitoli che compongono il mio primo libro, L’INTIMO SEGRETO DEI McFINN, che in periodo di lock down ho voluto renderlo disponibile a titolo gratuito sulle principali piattaforme on line oltre, naturalmente, aver dato vita a un mio personale canale di trasmissione.
Relativamente ai miei progetti futuri, invece, devo dire che l’esperienza dei podcast mi ha portato oltre e oggi collaboro con diverse emittenti radiofoniche attraverso rubriche speciali nelle quali intrattengo gli ascoltatori parlando di letteratura e di erotismo. Naturalmente… sto continuando a scrivere il mio terzo libro.
Entriamo nell’evento di domenica 21 marzo: in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, una maratona poetica a Roma, dalle ore 16.00. Come si svolgerà l’evento e cosa ci dobbiamo aspettare?
Di cultura non se ne parla mai abbastanza, soprattutto nel periodo pandemico in cui viviamo nel quale non possiamo più incontrarci di persona. L’idea della maratona poetica nasce da Maria Grazia Umbro, titolare del Blue Room Caffè di Roma, luogo atto a presentazioni editoriali e salotti letterari, in collaborazione con Bookdealer, distributore di libri a domicilio, Edizioni Paolo Laurita e Radio On Off. Domenica prossima 21 marzo, dalle 16 alle 20 circa, in diretta streaming su facebook, collegandosi alla pagina del locale, si alterneranno poeti che parleranno di loro e della loro attività oltre che discutere insieme in una sorta di salotto letterario virtuale. Naturalmente chiunque, tra gli ascoltatori, potrà intervenire con domande e osservazioni: questo è il bello dei social network!
L’evento è patrocinato dal VII Municipio di Roma: come è nato il progetto?
Maria Grazia Umbro, titolare appunto del Blue Room Caffè di Roma, è un vulcano di idee, circondata da persone che come lei credono nella cultura e nell’interazione.
Inoltre è da sempre attenta alle attività culturali e non solo, del quartiere.
Che cosa ci offre oggi, la poesia? Il World Poetry Day fu istituito per la prima volta dall’Unesco nel 1999, segno che la poesia coltiva qualcosa di importante dentro di noi oppure ci offre un appiglio per sopravvivere?
Credo che la poesia sia l’espressione più schietta e pura dell’espressione dell’anima, a differenza della narrazione che invece è più articolata oltre che essere oggetto di numerose riletture, modifiche e ripensamenti. La poesia è anche un’espressione artistica fortemente soggettiva perché le parole del poeta vengono percepite in mille modi diversi dagli ascoltatori che le fanno proprie: credo che sia proprio questa la forza ineguagliabile della poesia
Alda Merini scriveva “non cercate i poeti perché vi scapperanno dalle dita”, sei d’accordo con questa affermazione e perché? Alda Merini, ricordiamo, nata proprio a primavera.
Sono d’accordo con lei se intendesse dire che i poeti non vanno analizzati, non dobbiamo per forza capire cosa li spinga a scrivere determinati versi. La poesia è libertà, fantasia, senza confini, rappresenta un linguaggio universale, paragonabile per certi versi alla musica. Comunque la definizione data dalla poetessa è molto sottile e semplice al tempo stesso: l’immagine di qualcosa che ti stia scappando tra le dita proprio nel momento in cui ti sembra averla afferrata, è sublime e può scaturire solo da un poeta.