I capelli bianchi di Carolina di Monaco sono una notizia e una sconfitta. Sono una notizia perché vuole dire che anche una principessa, per giunta figlia di Grace Kelly, invecchia e sono una sconfitta perché la scelta di farsi fotografare con la famigerata ricrescita è finita sui giornali come una vittoria delle donne che non cedono al parrucchiere ma si lasciano vincere dal tempo che passa. Nel 2020 in fondo siamo ancora messi così: il bianco degli anni che passano è un grande problema da risolvere con ogni mezzo possibile, ritocco flash con mascara e tinta periodica, chi scrive lo fa da quando aveva la maggiore età con una certa predisposizione alla sperimentazione ciclica. Ma se la più glamour delle principesse anni ’80 decide di colpo di presentarsi alla stampa come si alza la mattina nel sua casa-castello allora tutte ci sentiamo un po’ più ribelli e pensiamo, anche solo per un momento, che il grigio naturale può essere una soluzione di tendenza. In realtà a ben vedere molte di noi non hanno un titolo nobiliare a portata di mano e altrettante non indossano abiti griffati che darebbero una chances in più pure a Maga Magò. Insomma per essere Carolina devi essere Carolina, altrimenti sei Anna Laura, vesti low cost, vai dal parrucchiere e lotti per l’emancipazione femminile facendo il tuo lavoro ogni giorno da anni. La ribellione in fondo è una forma di resilienza.