Eleanor che è una giovane donna cinica e insopportabile si veglia in un posto sconosciuto: The Good Place è la serie tv che racconta la sua vita nell’aldilà. Penserete che l’escamotage è scontanto, è vero, un po’ lo è. Eppure questa serie tv fantasy statunitense creata da Michael Schur, arrivata alla quarta stagione, vista su Netflix, è originale, molto intelligente, e divertente.
The Good Place intanto ci dice che Eleanor è stata una pessima persona. Non una serial killer. Una mediocre pessima persona, fatta di piccoli gesti crudeli, cinici. Eppure quando si sveglia dall’altra parte è nella parte buona. Cielo blu, casette, anima gemella. Che è successo? Nello smistamento si sono sbagliati, Eleanor è stata confusa con una omonima. Da qui inizia tutto un gioco di equivoci, sotterfugi, divertenti scene ma soprattutto una indagine sull’etica, la filosofia, le contraddizioni umane, il cambiamento.
La accoglie Michael nella parte buona. Chi è? L’architetto dell’area in cui vive Eleanor. Per lei c’è una casa assegnata, una “anima gemella”, che è l’indeciso cronico professore di etica Chidi E poi ci sono i vicini, l’ereditiera inglese Tahani e Jianyu, un monaco taiwanese che ha fatto il voto del silenzio. Eleanor regisce come sa fare: mente, finge di essere chi non è con conseguenze disastrose. Una commedy veramente divertente e acuta.