Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro ha preso parte, insieme alle forze di polizia di 28 paesi europei, ad un’operazione mirata al contrasto dei reati in materia di lavoro, coordinata dall’Ufficio Europeo di Polizia (Europol).
Obiettivo: contrasto al “caporalato” in agricoltura, al “lavoro nero” ed alle varie forme di sfruttamento nel lavoro domestico e nei servizi di assistenza e cura, con particolare riferimento alle condizioni di assoggettamento o impiego irregolare di cittadini extra UE rifugiati o richiedenti asilo.
L’attività dei carabinieri per la tutela del lavoro si è svolta unitamente all’Arma territoriale. Le attività, protrattesi per un’intera settimana, hanno consentito di controllare complessivamente 1092 persone e 166 aziende, e di accertare irregolarità che hanno portato all’individuazione di 22 persone di diverse nazionalità sospettate o ritenute responsabili di tratta di persone o di sfruttamento.
A Genova, denunciati i titolari di due ditte individuali specializzate nella vendita al dettaglio di telefonia, per la violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ammende per un totale di 23mila euro, sanzioni amministrative per 7.600,00 e, per una delle due, sospensione dell’attività e pagamento di ulteriori 2000 euro.
In provincia di Prato, arresto in flagranza di un cittadino cinese, titolare di una ditta di confezionamento di capi di abbigliamento, per aver occupato alle proprie dipendenze sette lavoratori stranieri sprovvisti del permesso di soggiorno. Sanzioni amministrative per complessivi 33.840 euro. Denunciati inoltre sette cittadini cinesi, responsabili di soggiorno illegale in Italia.
In provincia di Pavia, a seguito di ispezione presso un’azienda agricola, denunciate sei persone per aver sottoposto a sfruttamento sei lavoratori “in nero” extra U.E., e per la violazione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Ammende pari a 55.200 euro, sanzioni amministrative per un importo complessivo di 25.800. Arrestato, inoltre, un cittadino tunisino, colpito da ordine di carcerazione per reati contro il patrimonio e stupefacenti.
In provincia di Isernia denunciato il titolare di un’azienda agricola per inosservanza delle disposizioni relative alla salute e sicurezza dei lavoratori. Prescrizioni per un importo complessivo di 11.302 euro.
A Capaci (Palermo), denunciate due persone, titolari di un’azienda agricola, ritenute responsabili del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro nei confronti di due cittadini indiani. Ammende pari a 16.662 euro, ulteriori sanzioni amministrative per un importo di 32.400 euro.